Introduzione All’interno dell’approccio teorico della Psicologia Positiva, l’orientamento positivo verso il futuro rappresenta una delle componenti più rilevanti del benessere soggettivo; infatti, essere capaci di una visione ottimista della realtà comporta alcuni benefici sullo stato di salute sia fisica che mentale dell’individuo (Forgeard, & Seligman, 2012; Seligman, 1998; 2007). Gli adolescenti raggiungono un’autonomia personale attraverso il modo in cui si pongono nei confronti della realtà, pensano al proprio futuro e si aprono all’esperienza, ma anche attraverso la propria esperienza passata. Recenti contributi di ricerca hanno evidenziato una relazione significativa tra prospettiva temporale e benessere soggettivo (Boniwell et al, 2010; Stolarsky et al, 2011). In particolare, la connotazione positiva o negativa che i giovani danno alle loro dimensioni temporali influenza la loro capacità di sperare (Snyder et al, 1991). Inoltre, il benessere soggettivo, in generale, e la capacità degli adolescenti di sperare, in particolare, contribuiscono in modo significativo all’adattamento scolastico (Gilman et al, 2006). Il presente contributo esamina le relazioni trasversali tra tre differenti prospettive temporali (presente edonista, futuro e passato positivo), l’hedonic balance, la speranza (agency e pathway) e l’ottimismo in adolescenza. In particolare si ipotizza che l’orientamento positivo verso il futuro degli adolescenti sia favorito dalle diverse prospettive temporali prevalenti, attraverso un meccanismo di influenza che coinvolge aspetti emotivi (tonalità emotiva) e cognitivi (capacità di sperare). Si ipotizza inoltre che tale relazione possa variare in base al diverso adattamento scolastico degli adolescenti. Metodo I partecipanti sono stati 702 adolescenti (50% maschi e 50% femmine) con un’età media di 17,5 anni (SD = .91). Le misure utilizzate sono: Zimbardo Time Perspective Inventory (Zimbardo & Boyd, 1999); PANAS (Watson et al, 1988); The Hope Scale (Snyder et al., 1991); Life Orientation Test (Scheier et al, 1994). Attraverso l’Analisi della varianza (ANOVA), sono state verificate le differenze di genere nelle variabili di indagine; successivamente, sono state esaminate le correlazioni tra le variabili; infine, mediante un modello di equazioni strutturali, sono state testate le ipotesi relative ai nessi di influenza. Risultati 1) Le ragazze presentano punteggi più elevati nelle tre prospettive temporali, mentre i ragazzi presentano maggiori livelli di hedonic balance e pathway. 2) Le correlazioni fra le variabili poste nel modello concettuale risultano tutte correlate significativamente fra loro. 3) Il modello di equazioni strutturali ha evidenziato che l’ottimismo degli adolescenti è influenzato in modo diretto dal passato positivo e in modo indiretto dal presente edonista e dal futuro, mediante il contributo dell’hedonic balance e dell’agency. 4) Considerando l’effetto di moderazione del rendimento scolastico, il modello rimane pressoché invariato, ad eccezione della relazione fra passato positivo e ottimismo che, solo per gli adolescenti con basso rendimento scolastico, risulta essere mediata dall’hedonic balance. Il fit del modello è adeguato: χ2(4) = 8.410, p<.01, CFI = .99, TLI = .91, RMSEA = .08 (.00 .16), SRMR = .02. Conclusioni Lo studio mette in luce il diverso ruolo delle tre prospettive temporali nel determinare l’ottimismo in adolescenza, considerando il ruolo di mediazione dell’hedonic balance e della speranza. Questi risultati forniscono alcune indicazioni su come intervenire nella scuola, soprattutto con studenti con basso rendimento scolastico, per promuovere la progettualità e sostenere un orientamento positivo verso il futuro. Lo studio rappresenta il punto di partenza per ulteriori approfondimenti sulla validità del modello, limitata dall’utilizzo di dati cross-sezionali e di questionari self-report.
Milioni, M., Vecchio, G.M., Pallini, S. (2015). Prospettiva temporale, rendimento scolastico e ottimismo negli adolescenti: il ruolo di mediazione della speranza e dell’hedonic balance. In XXVIII Congresso Nazionale AIP - Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione (pp.70-71).
Prospettiva temporale, rendimento scolastico e ottimismo negli adolescenti: il ruolo di mediazione della speranza e dell’hedonic balance
MILIONI, MICHELA;VECCHIO, GIOVANNI MARIA;PALLINI, SUSANNA
2015-01-01
Abstract
Introduzione All’interno dell’approccio teorico della Psicologia Positiva, l’orientamento positivo verso il futuro rappresenta una delle componenti più rilevanti del benessere soggettivo; infatti, essere capaci di una visione ottimista della realtà comporta alcuni benefici sullo stato di salute sia fisica che mentale dell’individuo (Forgeard, & Seligman, 2012; Seligman, 1998; 2007). Gli adolescenti raggiungono un’autonomia personale attraverso il modo in cui si pongono nei confronti della realtà, pensano al proprio futuro e si aprono all’esperienza, ma anche attraverso la propria esperienza passata. Recenti contributi di ricerca hanno evidenziato una relazione significativa tra prospettiva temporale e benessere soggettivo (Boniwell et al, 2010; Stolarsky et al, 2011). In particolare, la connotazione positiva o negativa che i giovani danno alle loro dimensioni temporali influenza la loro capacità di sperare (Snyder et al, 1991). Inoltre, il benessere soggettivo, in generale, e la capacità degli adolescenti di sperare, in particolare, contribuiscono in modo significativo all’adattamento scolastico (Gilman et al, 2006). Il presente contributo esamina le relazioni trasversali tra tre differenti prospettive temporali (presente edonista, futuro e passato positivo), l’hedonic balance, la speranza (agency e pathway) e l’ottimismo in adolescenza. In particolare si ipotizza che l’orientamento positivo verso il futuro degli adolescenti sia favorito dalle diverse prospettive temporali prevalenti, attraverso un meccanismo di influenza che coinvolge aspetti emotivi (tonalità emotiva) e cognitivi (capacità di sperare). Si ipotizza inoltre che tale relazione possa variare in base al diverso adattamento scolastico degli adolescenti. Metodo I partecipanti sono stati 702 adolescenti (50% maschi e 50% femmine) con un’età media di 17,5 anni (SD = .91). Le misure utilizzate sono: Zimbardo Time Perspective Inventory (Zimbardo & Boyd, 1999); PANAS (Watson et al, 1988); The Hope Scale (Snyder et al., 1991); Life Orientation Test (Scheier et al, 1994). Attraverso l’Analisi della varianza (ANOVA), sono state verificate le differenze di genere nelle variabili di indagine; successivamente, sono state esaminate le correlazioni tra le variabili; infine, mediante un modello di equazioni strutturali, sono state testate le ipotesi relative ai nessi di influenza. Risultati 1) Le ragazze presentano punteggi più elevati nelle tre prospettive temporali, mentre i ragazzi presentano maggiori livelli di hedonic balance e pathway. 2) Le correlazioni fra le variabili poste nel modello concettuale risultano tutte correlate significativamente fra loro. 3) Il modello di equazioni strutturali ha evidenziato che l’ottimismo degli adolescenti è influenzato in modo diretto dal passato positivo e in modo indiretto dal presente edonista e dal futuro, mediante il contributo dell’hedonic balance e dell’agency. 4) Considerando l’effetto di moderazione del rendimento scolastico, il modello rimane pressoché invariato, ad eccezione della relazione fra passato positivo e ottimismo che, solo per gli adolescenti con basso rendimento scolastico, risulta essere mediata dall’hedonic balance. Il fit del modello è adeguato: χ2(4) = 8.410, p<.01, CFI = .99, TLI = .91, RMSEA = .08 (.00 .16), SRMR = .02. Conclusioni Lo studio mette in luce il diverso ruolo delle tre prospettive temporali nel determinare l’ottimismo in adolescenza, considerando il ruolo di mediazione dell’hedonic balance e della speranza. Questi risultati forniscono alcune indicazioni su come intervenire nella scuola, soprattutto con studenti con basso rendimento scolastico, per promuovere la progettualità e sostenere un orientamento positivo verso il futuro. Lo studio rappresenta il punto di partenza per ulteriori approfondimenti sulla validità del modello, limitata dall’utilizzo di dati cross-sezionali e di questionari self-report.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.