Negli ultimi anni la rappresentazione digitale è entrata in maniera radicale nelle università e in particolar modo le facoltà di architettura ed ingegneria hanno vissuto un radicale cambiamento nel modo di approccio alle discipline da parte degli studenti. Le facoltà hanno dovuto far fronte all’esigenza sempre più impellente di modificare il metodo di insegnamento per avvicinare le materie a studenti che sono cresciuti vivendo lo sviluppo teconologico della computer grafica. L’insegnamento delle discipline CAD deve essere svolto a più livelli fin dal primo anno: bisogna formare lo studente al disegno tradizionale, perchè è ancora lo strumento più utile all’architetto per la conoscenza, la riproduzione, l’analisi e la progettazione dell’architettura, ma allo stesso tempo bisogna iniziare a fornire le basi per il disegno automatico e gli strumenti essenziali per la modellazione tridimensionale. Nel corso di Disegno dell’Architettura abbiamo sviluppato un metodo integrato per gestire sia il disegno analogico che il disegno digitale, lavorando per interazione continua nelle esercitazioni: le prime sono mirate a conoscere gli strumenti base in entrambi i sistemi (le nozioni sulla normativa grafica técnica, sulle tecniche di rappresentazione e gli strumenti base per la gestione del disegno CAD); successivamente le esercitazioni diventano integrate, soprattutto in quelle mirate all’analisi o al rilevamento di un’architettura storica o contemporánea, in cui la tavola a mano libera sarà la base anche per quella in 2D digitale e anche per la modellazione tridimensionale attraverso l’uso di software adeguati. I risultati sono certamente apprezzabili, ricordando che si tratta di lavori del primo anno, e fanno ben sperare in un miglioramento progressivo negli anni successivi, andando a integrare le lacune che concernono l’uso delle texture personalizzate, la rappresentazione del verde o anche l’apprendimento in tecniche digitali più avanzate come la fotomodellazione o il laser scanner.
Calisi, D. (2016). La rivoluzione digitale nella rappresentazione grafica. Nuovi approcci all’insegnamento del disegno nei primi anni universitari. In PRESENTE, PASADO Y FUTURO DE LA EXPRESIÓN GRÁFICA (pp.52-57).
La rivoluzione digitale nella rappresentazione grafica. Nuovi approcci all’insegnamento del disegno nei primi anni universitari
Daniele Calisi
Writing – Original Draft Preparation
2016-01-01
Abstract
Negli ultimi anni la rappresentazione digitale è entrata in maniera radicale nelle università e in particolar modo le facoltà di architettura ed ingegneria hanno vissuto un radicale cambiamento nel modo di approccio alle discipline da parte degli studenti. Le facoltà hanno dovuto far fronte all’esigenza sempre più impellente di modificare il metodo di insegnamento per avvicinare le materie a studenti che sono cresciuti vivendo lo sviluppo teconologico della computer grafica. L’insegnamento delle discipline CAD deve essere svolto a più livelli fin dal primo anno: bisogna formare lo studente al disegno tradizionale, perchè è ancora lo strumento più utile all’architetto per la conoscenza, la riproduzione, l’analisi e la progettazione dell’architettura, ma allo stesso tempo bisogna iniziare a fornire le basi per il disegno automatico e gli strumenti essenziali per la modellazione tridimensionale. Nel corso di Disegno dell’Architettura abbiamo sviluppato un metodo integrato per gestire sia il disegno analogico che il disegno digitale, lavorando per interazione continua nelle esercitazioni: le prime sono mirate a conoscere gli strumenti base in entrambi i sistemi (le nozioni sulla normativa grafica técnica, sulle tecniche di rappresentazione e gli strumenti base per la gestione del disegno CAD); successivamente le esercitazioni diventano integrate, soprattutto in quelle mirate all’analisi o al rilevamento di un’architettura storica o contemporánea, in cui la tavola a mano libera sarà la base anche per quella in 2D digitale e anche per la modellazione tridimensionale attraverso l’uso di software adeguati. I risultati sono certamente apprezzabili, ricordando che si tratta di lavori del primo anno, e fanno ben sperare in un miglioramento progressivo negli anni successivi, andando a integrare le lacune che concernono l’uso delle texture personalizzate, la rappresentazione del verde o anche l’apprendimento in tecniche digitali più avanzate come la fotomodellazione o il laser scanner.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.