I due exempla ficta riportati da Apthon. GL, vi pp. 91 29 dic nunc age Clio mihi dic nobile carmen (sotadeo) e 146 19 dic nunc age Clio mihi Pegaseum melos (dimetro ionico a maiore + emiasclepiadeo ii) provengono da una fonte che aderiva al sistema metrico “alessandrino” o sistema “dei μέτρα πρωτότυπα” e perciò non sono stati attinti al De metris di Cesio Basso, corifeo del sistema metrico “pergameno” o “derivazionista”. Cesio non ha dunque ispirato Pers. chol. 14, che i manoscritti tramandano variamente, ora nella forma cantare credas Pēgăsĕūm nēctar (spesso corretto in cantare credas Pēgăsēĭūm nēctar), ora nella forma cantare credas Pēgăsĕūm mĕlos. Ciononostante, è proprio sulla base del presunto modello cesiano che quest’ultima variante è stata recentemente difesa dallo Zurli come endecasillabo alcaico in clausola. Risulta invece piú verisimile che la divaricazione della tradizione manoscritta nasconda una variante del cosiddetto schema Cornelianum fraintesa da un lettore antico e che perciò si possa restituire il coliambo cantare credas Pēgăs(e)ūm mĕlōs nēctar.

D'Alessandro, P. (2014). Un coliambo di Persio e due exempla ficta attribuiti a Cesio Basso. RES PUBLICA LITTERARUM, 37 (n.s. 17), 23-37.

Un coliambo di Persio e due exempla ficta attribuiti a Cesio Basso

D'Alessandro Paolo
2014-01-01

Abstract

I due exempla ficta riportati da Apthon. GL, vi pp. 91 29 dic nunc age Clio mihi dic nobile carmen (sotadeo) e 146 19 dic nunc age Clio mihi Pegaseum melos (dimetro ionico a maiore + emiasclepiadeo ii) provengono da una fonte che aderiva al sistema metrico “alessandrino” o sistema “dei μέτρα πρωτότυπα” e perciò non sono stati attinti al De metris di Cesio Basso, corifeo del sistema metrico “pergameno” o “derivazionista”. Cesio non ha dunque ispirato Pers. chol. 14, che i manoscritti tramandano variamente, ora nella forma cantare credas Pēgăsĕūm nēctar (spesso corretto in cantare credas Pēgăsēĭūm nēctar), ora nella forma cantare credas Pēgăsĕūm mĕlos. Ciononostante, è proprio sulla base del presunto modello cesiano che quest’ultima variante è stata recentemente difesa dallo Zurli come endecasillabo alcaico in clausola. Risulta invece piú verisimile che la divaricazione della tradizione manoscritta nasconda una variante del cosiddetto schema Cornelianum fraintesa da un lettore antico e che perciò si possa restituire il coliambo cantare credas Pēgăs(e)ūm mĕlōs nēctar.
2014
D'Alessandro, P. (2014). Un coliambo di Persio e due exempla ficta attribuiti a Cesio Basso. RES PUBLICA LITTERARUM, 37 (n.s. 17), 23-37.
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