La ricerca ha lo scopo di studiare le tipologie dello spazio moderno adoperate nei progetti urbani in Albania; individuare le interazioni con gli spazi della città ottomana; comprendere come siano state assunte le qualità visuali e morfologiche del territorio nel disegno urbano. Il periodo di riferimento si estende dal 1914 al 1943, ovvero il momento di massimo coinvolgimento dell’Italia negli affari albanesi. Il bisogno di definire una nuova “identità architettonica” da innestare nelle città dei Balcani, attivò l’elaborazione di un corpus teorico-pratico condivisibile e trasmissibile. Tale identità aspirava ad un punto di equilibrio tra il Movimento Moderno e la cultura mediterranea, un prototipo di civiltà orientata ad un nuovo classicismo. Il tessuto ottomano albanese si trasformò con l’introduzione di nuove tipologie edilizie (villa, palazzo, ospedale, scuola, edificio del ministero, banca, stazione, hotel, poste) e tipi di spazio urbano (boulevard monumentale, lungomare, lidi e la piazza italiana).
Resta, G. (2017). Identità e modelli italiani in Albania. La dimensione territoriale e urbana del progetto nel primo Novecento. In La ricerca che cambia: Atti del secondo convegno nazionale dei dottorati italiani dell’architettura, della pianificazione e del design (pp.476-492). Siracusa : LetteraVentidue Edizioni.
Identità e modelli italiani in Albania. La dimensione territoriale e urbana del progetto nel primo Novecento
Resta, Giuseppe
2017-01-01
Abstract
La ricerca ha lo scopo di studiare le tipologie dello spazio moderno adoperate nei progetti urbani in Albania; individuare le interazioni con gli spazi della città ottomana; comprendere come siano state assunte le qualità visuali e morfologiche del territorio nel disegno urbano. Il periodo di riferimento si estende dal 1914 al 1943, ovvero il momento di massimo coinvolgimento dell’Italia negli affari albanesi. Il bisogno di definire una nuova “identità architettonica” da innestare nelle città dei Balcani, attivò l’elaborazione di un corpus teorico-pratico condivisibile e trasmissibile. Tale identità aspirava ad un punto di equilibrio tra il Movimento Moderno e la cultura mediterranea, un prototipo di civiltà orientata ad un nuovo classicismo. Il tessuto ottomano albanese si trasformò con l’introduzione di nuove tipologie edilizie (villa, palazzo, ospedale, scuola, edificio del ministero, banca, stazione, hotel, poste) e tipi di spazio urbano (boulevard monumentale, lungomare, lidi e la piazza italiana).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.