Camminare nel testo: il Dante di ser Piero Bonaccorsi

Il saggio si propone di indagare compiutamente il "Cammino di Dante", testo steso dal notaio fiorentino Piero Bonaccorsi nella seconda metà degli anni Trenta del Quattrocento e rielaborato in quattro testimoni autografi, di cui uno parziale. Dopo avere dato conto dell’intera tradizione manoscritta del testo e della composizione delle miscellanee in cui esso confluisce, il lavoro indaga l'apparato iconografico che, corredato di didascalie, accompagna il testo, analizzando le modifiche che esso subisce in particolare nei testimoni autografi e ponendo il problema del loro trattamento in sede di restituzione del testo critico. Infine, grazie a una contestualizzazione del "Cammino" nella Firenze della prima metà del Quattrocento e nell'arco ampio dell'antica ricezione della "Commedia", il saggio si sofferma sulle implicazioni strettamente esegetiche e in senso lato culturali che traspaiono dal lavoro di Bonaccorsi, in grado di rivelare le molteplici traiettorie all'incrocio delle quali la "Commedia" si colloca nel primo Umanesimo fiorentino.