La storia della formazione degli insegnanti specializzati per il sostegno degli allievi con disabilità nel nostro Paese ha avuto un andamento sostanzialmente conforme all’evoluzione della normativa e delle scelte politico-culturali che hanno riguardato la scuola italiana (inserimento, integrazione, inclusione). Dalla formazione monovalente biennale si è passati ai corsi polivalenti prima biennali poi annuali – in alcuni casi, come per il ciclo primario, all’interno del Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria – per giungere infine ai corsi post lauream. Questi ultimi, giunti al compimento del loro terzo ciclo sembravano, alla luce della riforma introdotta dalla Legge 107/2105, destinati a essere disattivati senza, peraltro, un effettivo riscontro dell’impatto che hanno avuto sul profilo professionale dei docenti che hanno contribuito a formare. L’assenza di una valutazione di tali corsi è un vulnus tipico del nostro sistema formativo e delle azioni promosse dai decisori politici. In tal senso, nella comunità scientifica pedagogica si avverte, e non da oggi, la necessità di avere dati a disposizione per poter contribuire al miglioramento della formazione degli insegnanti, non solo sul piano ideologico (che pure è rilevante per indirizzare la visione del sistema formativo tout court) ma anche su quello della strutturazione di questi percorsi (Cosa serve realmente? Cosa risulta efficace ed efficiente in termini, ad esempio di spendibilità nella pratica quotidiana?, ecc…). Il presente contribuito, intende inserirsi nel solco di questa avvertita necessità portando all’attenzione alcuni dati emersi da una rilevazione condotta al termine del III ciclo del corso di specializzazione svolto presso le sedi convenzionate delle Università di Roma Tre e di Cassino e del Lazio Meridionale.
Arduini, G., Bocci, F. (2019). La valutazione dei corsi di specializzazione per il sostegno didattico come input per la decisionalità politica in materia di formazione degli insegnanti. In Training actions and evaluation processes, Atti del Convegno Internazionale SIRD (pp.39-48). Lecce : PensaMultimedia.
La valutazione dei corsi di specializzazione per il sostegno didattico come input per la decisionalità politica in materia di formazione degli insegnanti
BOCCI, Fabio
2019-01-01
Abstract
La storia della formazione degli insegnanti specializzati per il sostegno degli allievi con disabilità nel nostro Paese ha avuto un andamento sostanzialmente conforme all’evoluzione della normativa e delle scelte politico-culturali che hanno riguardato la scuola italiana (inserimento, integrazione, inclusione). Dalla formazione monovalente biennale si è passati ai corsi polivalenti prima biennali poi annuali – in alcuni casi, come per il ciclo primario, all’interno del Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria – per giungere infine ai corsi post lauream. Questi ultimi, giunti al compimento del loro terzo ciclo sembravano, alla luce della riforma introdotta dalla Legge 107/2105, destinati a essere disattivati senza, peraltro, un effettivo riscontro dell’impatto che hanno avuto sul profilo professionale dei docenti che hanno contribuito a formare. L’assenza di una valutazione di tali corsi è un vulnus tipico del nostro sistema formativo e delle azioni promosse dai decisori politici. In tal senso, nella comunità scientifica pedagogica si avverte, e non da oggi, la necessità di avere dati a disposizione per poter contribuire al miglioramento della formazione degli insegnanti, non solo sul piano ideologico (che pure è rilevante per indirizzare la visione del sistema formativo tout court) ma anche su quello della strutturazione di questi percorsi (Cosa serve realmente? Cosa risulta efficace ed efficiente in termini, ad esempio di spendibilità nella pratica quotidiana?, ecc…). Il presente contribuito, intende inserirsi nel solco di questa avvertita necessità portando all’attenzione alcuni dati emersi da una rilevazione condotta al termine del III ciclo del corso di specializzazione svolto presso le sedi convenzionate delle Università di Roma Tre e di Cassino e del Lazio Meridionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.