INTRODUZIONE Il comportamento prosociale (CP) è caratterizzato da azioni volontarie finalizzate a beneficiare gli altri e numerosi studi hanno evidenziato che esso svolge un ruolo positivo sia per chi ne è beneficiario, sia per chi lo attua. In specifico, durante l’adolescenza il CP è associato a diversi esiti di sviluppo positivi ed è determinato da numerosi fattori individuali e contestuali. Tra i fattori personali sono stato identificati la positivity (POS) e l’autoefficacia emotiva ed empatica: la prima esprime la tendenza a interpretare gli eventi e la propria esperienza in modo positivo; le altre sono le convinzioni di saper gestire le proprie emozioni e saper riconoscere quelle altrui. Entrambe le dimensioni sono risultate essere legate al benessere personale, al comportamento prosociale e all’impegno civico. Sulla base di queste premesse, il contributo intende analizzare: 1) la relazione tra POS e CP in adolescenza; 2) il possibile ruolo dell’autoefficacia emotiva ed empatica e del clima di classe, ritenute cruciali in questo periodo di sviluppo. METODO 260 studenti frequentanti le classi prime di tre Istituti Tecnici (età media 14 anni) hanno compilato on line dei questionari self-report: 1) Positivity Scale; 2) Scale di Autoefficacia Percepita nell’Espressione delle Emozioni Positive, nella Gestione di quelle Negative e di Autoefficacia Empatica; 3) Questionario sul clima scolastico; 4) Prosocialness Scale. La procedura ha previsto l’adesione formale della scuola e il consenso informato dei genitori. Le analisi statistiche sono state effettuate tramite SPSS.25. RISULTATI L’ANOVA ha confermato una maggiore propensione delle ragazze a mettere in atto comportamenti prosociali [F(1,258)13,65; p>,001] e una migliore percezione del coinvolgimento scolastico [F(1,258)5,40; p>,05]. L’analisi di correlazione ha evidenziato relazioni positive tra POS, autoefficacia empatica, percezione del clima scolastico e CP. Attraverso due modelli di regressione si è analizzato il contributo del genere, della POS, dell’autoefficacia emotiva e del clima di classe sui CP degli adolescenti. In entrambi i modelli è emerso il contributo significativo del genere (ß=-.22) e della POS (ß=.19). Inoltre, il primo modello (R2=,32) ha evidenziato il valore aggiunto dell’autoefficacia empatica, il secondo (R2=,18) quello del clima scolastico. CONCLUSIONI La promozione di capacità emotive e interpersonali degli adolescenti può costituire un elemento chiave nei programmi di promozione dello sviluppo positivo con importanti ricedute in termini di benessere individuale e di contributo alla comunità. Infatti, un atteggiamento positivo verso la vita e verso sé stessi, supportato da competenze empatiche e buone relazioni di classe, favorisce il contributo degli adolescenti alla comunità attraverso la messa in atto di comportamenti prosociali.
Vecchio, G.M., Calandri, E., Cattelino, E. (2019). Positivity e comportamento prosociale: la mediazione dell’autoefficacia empatica e del clima di classe. In XXXII Congresso Nazionale AIP - Sezione Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione: libro degli abstract.
Positivity e comportamento prosociale: la mediazione dell’autoefficacia empatica e del clima di classe
Vecchio G. M.;Cattelino, Elena
2019-01-01
Abstract
INTRODUZIONE Il comportamento prosociale (CP) è caratterizzato da azioni volontarie finalizzate a beneficiare gli altri e numerosi studi hanno evidenziato che esso svolge un ruolo positivo sia per chi ne è beneficiario, sia per chi lo attua. In specifico, durante l’adolescenza il CP è associato a diversi esiti di sviluppo positivi ed è determinato da numerosi fattori individuali e contestuali. Tra i fattori personali sono stato identificati la positivity (POS) e l’autoefficacia emotiva ed empatica: la prima esprime la tendenza a interpretare gli eventi e la propria esperienza in modo positivo; le altre sono le convinzioni di saper gestire le proprie emozioni e saper riconoscere quelle altrui. Entrambe le dimensioni sono risultate essere legate al benessere personale, al comportamento prosociale e all’impegno civico. Sulla base di queste premesse, il contributo intende analizzare: 1) la relazione tra POS e CP in adolescenza; 2) il possibile ruolo dell’autoefficacia emotiva ed empatica e del clima di classe, ritenute cruciali in questo periodo di sviluppo. METODO 260 studenti frequentanti le classi prime di tre Istituti Tecnici (età media 14 anni) hanno compilato on line dei questionari self-report: 1) Positivity Scale; 2) Scale di Autoefficacia Percepita nell’Espressione delle Emozioni Positive, nella Gestione di quelle Negative e di Autoefficacia Empatica; 3) Questionario sul clima scolastico; 4) Prosocialness Scale. La procedura ha previsto l’adesione formale della scuola e il consenso informato dei genitori. Le analisi statistiche sono state effettuate tramite SPSS.25. RISULTATI L’ANOVA ha confermato una maggiore propensione delle ragazze a mettere in atto comportamenti prosociali [F(1,258)13,65; p>,001] e una migliore percezione del coinvolgimento scolastico [F(1,258)5,40; p>,05]. L’analisi di correlazione ha evidenziato relazioni positive tra POS, autoefficacia empatica, percezione del clima scolastico e CP. Attraverso due modelli di regressione si è analizzato il contributo del genere, della POS, dell’autoefficacia emotiva e del clima di classe sui CP degli adolescenti. In entrambi i modelli è emerso il contributo significativo del genere (ß=-.22) e della POS (ß=.19). Inoltre, il primo modello (R2=,32) ha evidenziato il valore aggiunto dell’autoefficacia empatica, il secondo (R2=,18) quello del clima scolastico. CONCLUSIONI La promozione di capacità emotive e interpersonali degli adolescenti può costituire un elemento chiave nei programmi di promozione dello sviluppo positivo con importanti ricedute in termini di benessere individuale e di contributo alla comunità. Infatti, un atteggiamento positivo verso la vita e verso sé stessi, supportato da competenze empatiche e buone relazioni di classe, favorisce il contributo degli adolescenti alla comunità attraverso la messa in atto di comportamenti prosociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.