Nel 2017, in occasione dell’attuazione del Piano LED, redatto da ACEA (ora ARETI) nel 2014, è apparsa evidente, agli occhi del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (SIMU) di Roma Capitale, la necessità di definire una linea metodologica ed eventuali interventi correttivi sul Piano. La situazione disomogenea nel suo complesso degli impianti di illuminazione pubblica della Capitale e la definizione del Piano solo su criteri di adeguamento tecnologico e risparmio energetico, ha spinto l’Amministrazione Capitolina a istituire un tavolo di lavoro, che riuscisse ad orientare gli interventi verso obiettivi di qualità globale. L’attività è stata pensata come una prima fase di “emergenza” finalizzata a mettere in campo dei primi interventi correttivi, compatibili con lo stato d’avanzamento delle nuove installazioni, in vista di una seconda fase finalizzata alla redazione di uno strumento di programmazione a lungo termine sulla città.
Cerioni, A.M., Cocco, V., Forlani, S., Frascarolo, M., Menichelli, M. (2018). Verifiche, studi e indicazioni metodologiche per l’attuazione del piano LED nel territorio di Roma Capitale. In Luce e Luoghi: Cultura e Qualità, atti del congresso. AIDI Associazione Italiana di Illuminazione.
Verifiche, studi e indicazioni metodologiche per l’attuazione del piano LED nel territorio di Roma Capitale
FORLANI, SARA;M. FRASCAROLO;
2018-01-01
Abstract
Nel 2017, in occasione dell’attuazione del Piano LED, redatto da ACEA (ora ARETI) nel 2014, è apparsa evidente, agli occhi del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (SIMU) di Roma Capitale, la necessità di definire una linea metodologica ed eventuali interventi correttivi sul Piano. La situazione disomogenea nel suo complesso degli impianti di illuminazione pubblica della Capitale e la definizione del Piano solo su criteri di adeguamento tecnologico e risparmio energetico, ha spinto l’Amministrazione Capitolina a istituire un tavolo di lavoro, che riuscisse ad orientare gli interventi verso obiettivi di qualità globale. L’attività è stata pensata come una prima fase di “emergenza” finalizzata a mettere in campo dei primi interventi correttivi, compatibili con lo stato d’avanzamento delle nuove installazioni, in vista di una seconda fase finalizzata alla redazione di uno strumento di programmazione a lungo termine sulla città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
