Il paper restituisce gli esiti di un approfondimento congiunto condotto nell’ambito di una collaborazione scientifica in corso tra l’Università Sapienza, Roma Tre, l’UCLM e l’UPC che pone al centro della riflessione le relazioni tra mobilità, infrastrutture e urbanistica. In particolare, il paper intende evidenziare il potenziale urbanistico e sociale delle infrastrutture nelle strategie di rigenerazione alla scala urbana e metropolitana, con riferimento al rilancio del trasporto pubblico e alla promozione della mobilità sostenibile quali “percorsi di resilienza”. Quella tra mobilità, infrastrutture e territorio è una relazione complessa e una tematica interscalare, che interessa trasversalmente tutti i territori definiti “urbanizzati”, dai grandi poli urbani, alle relative cinture periferiche, alle aree interne del paese. L’individualità, l’ingovernabilità e l’insostenibilità dei flussi di mobilità nella città contemporanea sono strettamente legati ai modelli culturali globali e alle nuove forme insediative energivore, inquinanti e poco inclusive, la cui situazione è aggravata dalla settorialità nella pianificazione delle infrastrutture che determina uno scollamento tra le reti e i contesti attraversati, acuendo le problematiche di polarizzazione socioeconomica. Tali problematiche possono trovare riscontro in una strategia integrata che concili nuovi assetti insediativi e scenari innovativi di mobilità sostenibile, riattivando o generando nuove relazioni urbane, garantendo una accessibilità democratica e diffusa. L’esigenza di una integrazione tra trasporti e urbanistica suggerisce nuove prospettive per la pianificazione che considerano il Diritto alla mobilità come valore collettivo, gli assi per il trasporto pubblico e le stazioni come reti e nodi complessi, “propulsori” di una urbanità inclusiva e le nuove forme di mobilità sostenibili come vettori di rigenerazione ambientale. In questo quadro il paper esplora le relazioni tra fenomeni insediativi contemporanei e modelli di mobilità, delineando alcune problematiche prioritarie a livello metropolitano rispetto alle quali casi emblematici di pianificazione (Barcellona, Milano; Roma) hanno individuato soluzioni progettuali innovative supportate da nuove categorie progettuali, meccanismi operativi e forme di gestione.
Amato, C., Cerasoli, M., Ravagnan, C., María de Ureña, J. (2020). Percorsi di resilienza in Italia e Spagna. Fenomeni insediativi contemporanei e modelli di mobilità. In La città contemporanea.: un gigante dai piedi d'argilla. (pp.15-21). Roma-Milano : Planum Publisher.
Percorsi di resilienza in Italia e Spagna. Fenomeni insediativi contemporanei e modelli di mobilità
Chiara Amato;Mario Cerasoli;
2020-01-01
Abstract
Il paper restituisce gli esiti di un approfondimento congiunto condotto nell’ambito di una collaborazione scientifica in corso tra l’Università Sapienza, Roma Tre, l’UCLM e l’UPC che pone al centro della riflessione le relazioni tra mobilità, infrastrutture e urbanistica. In particolare, il paper intende evidenziare il potenziale urbanistico e sociale delle infrastrutture nelle strategie di rigenerazione alla scala urbana e metropolitana, con riferimento al rilancio del trasporto pubblico e alla promozione della mobilità sostenibile quali “percorsi di resilienza”. Quella tra mobilità, infrastrutture e territorio è una relazione complessa e una tematica interscalare, che interessa trasversalmente tutti i territori definiti “urbanizzati”, dai grandi poli urbani, alle relative cinture periferiche, alle aree interne del paese. L’individualità, l’ingovernabilità e l’insostenibilità dei flussi di mobilità nella città contemporanea sono strettamente legati ai modelli culturali globali e alle nuove forme insediative energivore, inquinanti e poco inclusive, la cui situazione è aggravata dalla settorialità nella pianificazione delle infrastrutture che determina uno scollamento tra le reti e i contesti attraversati, acuendo le problematiche di polarizzazione socioeconomica. Tali problematiche possono trovare riscontro in una strategia integrata che concili nuovi assetti insediativi e scenari innovativi di mobilità sostenibile, riattivando o generando nuove relazioni urbane, garantendo una accessibilità democratica e diffusa. L’esigenza di una integrazione tra trasporti e urbanistica suggerisce nuove prospettive per la pianificazione che considerano il Diritto alla mobilità come valore collettivo, gli assi per il trasporto pubblico e le stazioni come reti e nodi complessi, “propulsori” di una urbanità inclusiva e le nuove forme di mobilità sostenibili come vettori di rigenerazione ambientale. In questo quadro il paper esplora le relazioni tra fenomeni insediativi contemporanei e modelli di mobilità, delineando alcune problematiche prioritarie a livello metropolitano rispetto alle quali casi emblematici di pianificazione (Barcellona, Milano; Roma) hanno individuato soluzioni progettuali innovative supportate da nuove categorie progettuali, meccanismi operativi e forme di gestione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.