L’intervento intende mostrare le relazioni tra parole e immagini nei repertori leonardiani e la rielaborazione di tali cataloghi in forme narrative complesse, quali i rebus e le favole, che mirano a indagare gli elementi naturali. È ormai riconosciuta dai critici l’esistenza di un taccuino che fu compilato da Leonardo con ingenti liste di parole, il «Libro di mia vocaboli», di cui il Codice Trivulziano rappresenta la fonte principale. A questa raccolta è stato negli ultimi anni affiancato un secondo repertorio, oggi consultabile presso la Biblioteca di Windsor, dedicato a immagini nella forma di rebus e chiamato, in parallelo, ‘libro di mia figure’. Si intende rilevare innanzi tutto la ricorrenza di elementi naturali — in particolare, aria, acqua e fuoco — sia negli elenchi lessicali che in quelli visivi. In secondo luogo, l’analisi comparata dei manoscritti condotta tramite un case study relativo all’elemento dell’aria dimostra che la raccolta leonardiana di parole e immagini è funzionale all’elaborazione di strutture narrative complesse, come le favole, in cui coesistono la dimensione testuale e la componente visiva. Il contributo rivela l’esito della ricerca di Leonardo in ambito linguistico, artistico e scientifico, che coinvolge la forma letteraria nell’investigazione e nella rappresentazione dei fenomeni naturali.

Cirnigliaro, G. (2020). «Dì della voce per l’aria»: l’indagine degli elementi naturali nei repertori leonardiani di parole e immagini. In Natura, società e letteratura, Atti del XXII Congresso dell'ADI - Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), Roma, Adi editore, 2020. Roma : ADI - Associazione degli Italianisti.

«Dì della voce per l’aria»: l’indagine degli elementi naturali nei repertori leonardiani di parole e immagini

Giuditta Cirnigliaro
Writing – Original Draft Preparation
2020-01-01

Abstract

L’intervento intende mostrare le relazioni tra parole e immagini nei repertori leonardiani e la rielaborazione di tali cataloghi in forme narrative complesse, quali i rebus e le favole, che mirano a indagare gli elementi naturali. È ormai riconosciuta dai critici l’esistenza di un taccuino che fu compilato da Leonardo con ingenti liste di parole, il «Libro di mia vocaboli», di cui il Codice Trivulziano rappresenta la fonte principale. A questa raccolta è stato negli ultimi anni affiancato un secondo repertorio, oggi consultabile presso la Biblioteca di Windsor, dedicato a immagini nella forma di rebus e chiamato, in parallelo, ‘libro di mia figure’. Si intende rilevare innanzi tutto la ricorrenza di elementi naturali — in particolare, aria, acqua e fuoco — sia negli elenchi lessicali che in quelli visivi. In secondo luogo, l’analisi comparata dei manoscritti condotta tramite un case study relativo all’elemento dell’aria dimostra che la raccolta leonardiana di parole e immagini è funzionale all’elaborazione di strutture narrative complesse, come le favole, in cui coesistono la dimensione testuale e la componente visiva. Il contributo rivela l’esito della ricerca di Leonardo in ambito linguistico, artistico e scientifico, che coinvolge la forma letteraria nell’investigazione e nella rappresentazione dei fenomeni naturali.
2020
9788890790560
Cirnigliaro, G. (2020). «Dì della voce per l’aria»: l’indagine degli elementi naturali nei repertori leonardiani di parole e immagini. In Natura, società e letteratura, Atti del XXII Congresso dell'ADI - Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), Roma, Adi editore, 2020. Roma : ADI - Associazione degli Italianisti.
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