Lo scrittore, lo sappiamo, trae la sua forza dalla sua marginalità. Ma quando il confinamento è una condizione globale, la relazione dialogica che egli stabilisce con il suo lettore assume un carattere particolare. Abolita la disimmetria tra l’enunciazione e la ricezione, l’enunciatore e l’enunciatario errano in uno spazio improprio insieme temuto e ostinatamente alimentato. È quello che accade nel Journal de confinement dello scrittore e drammaturgo Wajdi Mouawad che consta di 25 episodi scritti, letti e trasmessi sul canale del Théâtre national de la Colline durante il primo lockdown (marzo-aprile 2020). Tanto per lo scrittore quanto per il suo pubblico, il diario della quarantena produce allora un discorso che si posiziona nell’orbita spaziale, temporale e linguistica, di una “paratopia” del lockdown che qui si intende analizzare.

Algeri, V. (2021). "Journal de confinement" di Wajdi Mouawad: per una paratopia del lockdown. In Parole che non c’erano. La lingua e le lingue nel contesto della pandemia (pp.195-210). Roma : RomaTre-Press.

"Journal de confinement" di Wajdi Mouawad: per una paratopia del lockdown

veronic algeri
2021-01-01

Abstract

Lo scrittore, lo sappiamo, trae la sua forza dalla sua marginalità. Ma quando il confinamento è una condizione globale, la relazione dialogica che egli stabilisce con il suo lettore assume un carattere particolare. Abolita la disimmetria tra l’enunciazione e la ricezione, l’enunciatore e l’enunciatario errano in uno spazio improprio insieme temuto e ostinatamente alimentato. È quello che accade nel Journal de confinement dello scrittore e drammaturgo Wajdi Mouawad che consta di 25 episodi scritti, letti e trasmessi sul canale del Théâtre national de la Colline durante il primo lockdown (marzo-aprile 2020). Tanto per lo scrittore quanto per il suo pubblico, il diario della quarantena produce allora un discorso che si posiziona nell’orbita spaziale, temporale e linguistica, di una “paratopia” del lockdown che qui si intende analizzare.
2021
979-12-5977-065-3
Algeri, V. (2021). "Journal de confinement" di Wajdi Mouawad: per una paratopia del lockdown. In Parole che non c’erano. La lingua e le lingue nel contesto della pandemia (pp.195-210). Roma : RomaTre-Press.
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