L’esistenza nella città di Roma di un gruppo sociale concettualizzabile nei termini di un ceto medio è stata sostenuta da Paul Veyne in maniera convincente; tuttavia, la rarità dell’espressione plebs media, che secondo lo studioso lo avrebbe identificato, suggerisce di cercare altrove una definizione più precisa. Inoltre, sotto il profilo della composizione sociale, della cronologia e della morale di riferimento, sembrano opportune alcune precisazioni: alla ridefinizione del ceto medio offre un contributo decisivo l’esame del profilo socio-economico degli apparitores, una componente essenziale di questa categoria.
Angius, A. (2018). Definire il ceto medio di Roma: apparitores tra plebs media e homines mediocres nella tarda Repubblica. In Lavoro, lavoratori e dinamiche sociali a Roma Antica: Persistenze e trasformazioni. Atti delle giornate di studio. (Roma Tre, 25-26 maggio 2017) (pp.55-78). Roma : Castelvecchi.
Definire il ceto medio di Roma: apparitores tra plebs media e homines mediocres nella tarda Repubblica
Andrea Angius
2018-01-01
Abstract
L’esistenza nella città di Roma di un gruppo sociale concettualizzabile nei termini di un ceto medio è stata sostenuta da Paul Veyne in maniera convincente; tuttavia, la rarità dell’espressione plebs media, che secondo lo studioso lo avrebbe identificato, suggerisce di cercare altrove una definizione più precisa. Inoltre, sotto il profilo della composizione sociale, della cronologia e della morale di riferimento, sembrano opportune alcune precisazioni: alla ridefinizione del ceto medio offre un contributo decisivo l’esame del profilo socio-economico degli apparitores, una componente essenziale di questa categoria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.