Il contributo presenta un’esperienza condotta dalla scrivente nell’ambito del Corso di Specializzazione sul Sostegno dell’Università Roma Tre allo scopo di sondare se e in che misura il gioco sia tollerato all’interno di un gruppo di adulti in formazione. Più specificatamente, partendo dai principi e dalla metodologia della Didattica Aperta, è stato strutturato un incontro dell’Ampliamento dell’Offerta Formativa la cui finalità è stata la costruzione del PEI attraverso l’utilizzo dei nuovi modelli. Le ragioni per cui si è scelto di progettare e sperimentare un’attività simile vanno rintracciate in quella sorta di sfiducia nei confronti del gioco che, erroneamente considerato un fattore distraente piuttosto che motivante per l’apprendimento, viene sempre più abbandonato nei contesti educativi e formativi. In questi, infatti, la ludicità sembra essere presente in misura inversamente proporzionale all’età degli/delle apprendenti: più si diventa adulti/e, meno si gioca. Far immergere un gruppo di insegnanti in un’esperienza di apprendimento ludicizzata è apparso agli occhi di chi scrive una valida occasione per conferire al gioco quella serietà che gli è propria (Huizinga, 1946) e, di conseguenza, immaginare che attività ludiformi possano essere impiegate in numero sempre più crescente nei contesti scolastici.
Guerini, I. (2023). Giocando s’impara: la costruzione del PEI attraverso la Didattica Aperta. Riflessioni emerse con un gruppo di specializzandi sul sostegno. Q-TIMES WEBMAGAZINE, 206-219.
Giocando s’impara: la costruzione del PEI attraverso la Didattica Aperta. Riflessioni emerse con un gruppo di specializzandi sul sostegno
Ines Guerini
2023-01-01
Abstract
Il contributo presenta un’esperienza condotta dalla scrivente nell’ambito del Corso di Specializzazione sul Sostegno dell’Università Roma Tre allo scopo di sondare se e in che misura il gioco sia tollerato all’interno di un gruppo di adulti in formazione. Più specificatamente, partendo dai principi e dalla metodologia della Didattica Aperta, è stato strutturato un incontro dell’Ampliamento dell’Offerta Formativa la cui finalità è stata la costruzione del PEI attraverso l’utilizzo dei nuovi modelli. Le ragioni per cui si è scelto di progettare e sperimentare un’attività simile vanno rintracciate in quella sorta di sfiducia nei confronti del gioco che, erroneamente considerato un fattore distraente piuttosto che motivante per l’apprendimento, viene sempre più abbandonato nei contesti educativi e formativi. In questi, infatti, la ludicità sembra essere presente in misura inversamente proporzionale all’età degli/delle apprendenti: più si diventa adulti/e, meno si gioca. Far immergere un gruppo di insegnanti in un’esperienza di apprendimento ludicizzata è apparso agli occhi di chi scrive una valida occasione per conferire al gioco quella serietà che gli è propria (Huizinga, 1946) e, di conseguenza, immaginare che attività ludiformi possano essere impiegate in numero sempre più crescente nei contesti scolastici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.