Schumann compose quattro opere per l’organico violino, violoncello e pianoforte: i Phantasiestücke op. 88 (1842), originariamente concepiti come una forma sonatistica, indi trasformati in un ciclo di pezzi caratteristici; i due trii in quattro movimenti op. 63 in re minore e op. 80 in fa maggiore, entrambi del 1847; infine il trio op. 110 del 1851. Il 1847 è l’anno in cui anche la sua consorte Clara si cimenta nel trio con pianoforte; Schumann arriva da alcuni anni di intenso studio del contrappunto bachiano e si accosta a questo genere cameristico con un duplice atteggiamento: da una parte recupera massicciamente le tecniche apprese dalle partiture di Bach, dall’altra sperimenta un’ardita concezione sia del fraseggio, sia della macro-forma. Nella sterminata letteratura secondaria su Schumann curiosamente i trii non hanno ricevuto la dovuta attenzione e, ad oggi, scarseggiano i contributi analitici approfonditi. Il contributo, dopo un inquadramento generale, si focalizza sulle peculiarità contrappuntistiche e sulle novità fraseologiche di alcuni passi di queste due composizioni.
Arfini, M.T. (2023). I trii op. 63 e op. 80 di Robert Schumann. CODICE 602, 14, 15-37.
I trii op. 63 e op. 80 di Robert Schumann
Maria Teresa Arfini
2023-01-01
Abstract
Schumann compose quattro opere per l’organico violino, violoncello e pianoforte: i Phantasiestücke op. 88 (1842), originariamente concepiti come una forma sonatistica, indi trasformati in un ciclo di pezzi caratteristici; i due trii in quattro movimenti op. 63 in re minore e op. 80 in fa maggiore, entrambi del 1847; infine il trio op. 110 del 1851. Il 1847 è l’anno in cui anche la sua consorte Clara si cimenta nel trio con pianoforte; Schumann arriva da alcuni anni di intenso studio del contrappunto bachiano e si accosta a questo genere cameristico con un duplice atteggiamento: da una parte recupera massicciamente le tecniche apprese dalle partiture di Bach, dall’altra sperimenta un’ardita concezione sia del fraseggio, sia della macro-forma. Nella sterminata letteratura secondaria su Schumann curiosamente i trii non hanno ricevuto la dovuta attenzione e, ad oggi, scarseggiano i contributi analitici approfonditi. Il contributo, dopo un inquadramento generale, si focalizza sulle peculiarità contrappuntistiche e sulle novità fraseologiche di alcuni passi di queste due composizioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.