Negli ultimi anni, la portata del cambiamento innescata dall’inarrestabile crescita del patrimonio costruito è tale da determinare una nuova geologia terrestre. La ridondanza del costruito racconta anche di una “eccedenza” urbana di cui fanno parte terran vague sempre più di pregio. Di fronte a ciò, le tradizionali difficoltà del riuso dell’esistente si intrecciano con l’incapacità di leggere e rispondere al complesso insieme di istanze culturali, sociali, economiche ed ecologiche emergenti dai territori odierni. Nel tentativo di rispondere a questi interrogativi, dagli anni 2000, si fa strada in Europa una concezione aperta di patrimonio, inaugurando una profonda revisione del concetto stesso di patrimonio culturale. Obiettivo del contributo è presentare alcune delle questioni valoriali oggi al centro del dibattito internazionale sull’heritage, considerando gli impatti in termini integrazione regionale generati da progetti di riuso bottom-up. L’analisi valutativa ha preso in esame alcuni casi studio che fanno parte del progetto OpenHeritage (Horizon 2020), di cui il paper illustra l’esperienza berlinese dell’ExRotaprint. Lo sguardo proposto percorre in parallelo i dispositivi legali e le strategie socio-culturali adottate dal progetto per individuare strumenti e approcci capaci di lavorare verso obiettivi di integrazione, facendo del patrimonio un volano per la realizzazione di urbanità resilienti perché educate alla cooperazione al mutuo supporto.

Fava, F. (2023). Riusare patrimoni, integrare territori: Valori e meccanismi per un governo plurale del territorio. In Il progetto di urbanistica tra conflitto e integrazione.

Riusare patrimoni, integrare territori: Valori e meccanismi per un governo plurale del territorio

Federica Fava
2023-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, la portata del cambiamento innescata dall’inarrestabile crescita del patrimonio costruito è tale da determinare una nuova geologia terrestre. La ridondanza del costruito racconta anche di una “eccedenza” urbana di cui fanno parte terran vague sempre più di pregio. Di fronte a ciò, le tradizionali difficoltà del riuso dell’esistente si intrecciano con l’incapacità di leggere e rispondere al complesso insieme di istanze culturali, sociali, economiche ed ecologiche emergenti dai territori odierni. Nel tentativo di rispondere a questi interrogativi, dagli anni 2000, si fa strada in Europa una concezione aperta di patrimonio, inaugurando una profonda revisione del concetto stesso di patrimonio culturale. Obiettivo del contributo è presentare alcune delle questioni valoriali oggi al centro del dibattito internazionale sull’heritage, considerando gli impatti in termini integrazione regionale generati da progetti di riuso bottom-up. L’analisi valutativa ha preso in esame alcuni casi studio che fanno parte del progetto OpenHeritage (Horizon 2020), di cui il paper illustra l’esperienza berlinese dell’ExRotaprint. Lo sguardo proposto percorre in parallelo i dispositivi legali e le strategie socio-culturali adottate dal progetto per individuare strumenti e approcci capaci di lavorare verso obiettivi di integrazione, facendo del patrimonio un volano per la realizzazione di urbanità resilienti perché educate alla cooperazione al mutuo supporto.
2023
Fava, F. (2023). Riusare patrimoni, integrare territori: Valori e meccanismi per un governo plurale del territorio. In Il progetto di urbanistica tra conflitto e integrazione.
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