La fascinazione per l’esplorazione di luoghi lontani e la rivisitazione di eventi storici accompagna gli esseri umani sin dall’origine, dalle prime rappresentazioni pittoriche fino alle più moderne esposizioni digitali immersive. Tale attrattiva per la sperimentazione di scenari virtuali è in un confronto continuo con la realtà fisica del luogo che accoglie tali esperienze, ovvero a quello spazio-dispositivo attraverso cui visualizzare e potenzialmente interagire in modo più o meno immersivo con la scena. Questo contributo propone un’indagine sul rapporto fra la rappresentazione immersiva di paesaggi virtuali e lo sviluppo dei relativi spazi-dispositivi impiegati, mettendone in risalto l’evoluzione attraverso episodi strettamente connessi allo sviluppo tecnico e tecnologico, ma al contempo volti a trasmettere lo spazio con volontà e approcci diversi. In un’epoca in cui tali esperienze virtuali vengono spesso mediate da apparecchi in grado di prescindere quasi totalmente dal luogo reale occupato, come per i visori VR, è opportuno riflettere altresì su casi in cui lo spazio mantiene la sua importanza in qualità di dispositivo di visualizzazione e interazione con l’ambiente digitale; ciò considerando soprattutto i vantaggi e i limiti che tali modalità possono offrire alla rappresentazione in ambiti come quello del paesaggio.
Botta, S., Schiaroli, M. (2024). Spazi dispositivi di narrazione immersiva per il paesaggio. In VL 2024 International Conference on Visualizing Landscape (pp.656-669). Alghero : PUBLICA.
Spazi dispositivi di narrazione immersiva per il paesaggio
Stefano Botta
;Michela Schiaroli
2024-01-01
Abstract
La fascinazione per l’esplorazione di luoghi lontani e la rivisitazione di eventi storici accompagna gli esseri umani sin dall’origine, dalle prime rappresentazioni pittoriche fino alle più moderne esposizioni digitali immersive. Tale attrattiva per la sperimentazione di scenari virtuali è in un confronto continuo con la realtà fisica del luogo che accoglie tali esperienze, ovvero a quello spazio-dispositivo attraverso cui visualizzare e potenzialmente interagire in modo più o meno immersivo con la scena. Questo contributo propone un’indagine sul rapporto fra la rappresentazione immersiva di paesaggi virtuali e lo sviluppo dei relativi spazi-dispositivi impiegati, mettendone in risalto l’evoluzione attraverso episodi strettamente connessi allo sviluppo tecnico e tecnologico, ma al contempo volti a trasmettere lo spazio con volontà e approcci diversi. In un’epoca in cui tali esperienze virtuali vengono spesso mediate da apparecchi in grado di prescindere quasi totalmente dal luogo reale occupato, come per i visori VR, è opportuno riflettere altresì su casi in cui lo spazio mantiene la sua importanza in qualità di dispositivo di visualizzazione e interazione con l’ambiente digitale; ciò considerando soprattutto i vantaggi e i limiti che tali modalità possono offrire alla rappresentazione in ambiti come quello del paesaggio.File | Dimensione | Formato | |
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