Com’è noto, intorno al paradigma digitale e all’intelligenza artificiale si è sviluppato negli ultimi tempi un ampio dibattito, soprattutto per quel che concerne le ricadute in ambito educativo. Un caso emblematico è rappresentato dai numerosi articoli riguardanti Chat GPT: secondo alcuni studiosi, questi chatbot possono rappresentare un’opportunità di apprendimento importante, che può integrare i contesti didattici canonici. Altri, invece, intravedono dei rischi derivanti da un controllo sempre minore che il soggetto esercita sui dati, senza però riservare la dovuta attenzione al processo di addestramento di questi dispositivi. Al di là dei posizionamenti, talvolta apodittici, è necessario dedicare sia in ambito formativo che in quello di ricerca, spazio e attenzione a questi temi, soprattutto in riferimento all’educazione delle/alle macchine. Nel contributo gli autori riflettono su questi aspetti, cercano di supportare la loro analisi anche con dati scaturiti/e da esperienze di studio, di ricerca e di formazione condotte in questi anni.
Bocci, F., Zona, U. (2024). Intelligenza Artificiale e educazione. Questioni, riflessioni e qualche dato di ricerca. In Dialoghi. INsieme IN sintonia. Le sfide di una scuola che cambia. Atti del III Convegno di Studi (pp.213-226). Roma : Anicia.
Intelligenza Artificiale e educazione. Questioni, riflessioni e qualche dato di ricerca
BOCCI Fabio
;ZONA Umberto
2024-01-01
Abstract
Com’è noto, intorno al paradigma digitale e all’intelligenza artificiale si è sviluppato negli ultimi tempi un ampio dibattito, soprattutto per quel che concerne le ricadute in ambito educativo. Un caso emblematico è rappresentato dai numerosi articoli riguardanti Chat GPT: secondo alcuni studiosi, questi chatbot possono rappresentare un’opportunità di apprendimento importante, che può integrare i contesti didattici canonici. Altri, invece, intravedono dei rischi derivanti da un controllo sempre minore che il soggetto esercita sui dati, senza però riservare la dovuta attenzione al processo di addestramento di questi dispositivi. Al di là dei posizionamenti, talvolta apodittici, è necessario dedicare sia in ambito formativo che in quello di ricerca, spazio e attenzione a questi temi, soprattutto in riferimento all’educazione delle/alle macchine. Nel contributo gli autori riflettono su questi aspetti, cercano di supportare la loro analisi anche con dati scaturiti/e da esperienze di studio, di ricerca e di formazione condotte in questi anni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.