Le città sono governate da diversi sistemi di regole: ambientali, insediative, infrastrutturali, funzionali, economiche, sociali, legate alla memoria storica dei luoghi. L’urbanistica dovrebbe governare questi diversi sistemi in forma integrata, l’impressione è che non riesca più a farlo. Si è ridotta la capacità di progettare in forma sistemica per elementi e relazioni, integrando sistemi di regole diverse, in forma evolutiva. La complessità della transizione che ci viene richiesta conferma l’esigenza di nuovi approcci per promuovere un miglioramento della qualità della vita urbana supportata da innovativi ed efficaci modelli di pianificazione urbanistica e territoriale. Tra le azioni che ci vengono richieste favorire l’insieme dei processi biologici, chimici e fisici che permettano l’assorbimento, il sequestro, la biodegradazione e la matabolizzazione dei contaminanti mediante Nature Based Solution nonché il rafforzamento delle relazioni locali che devono essere organicamente introdotte nelle prassi correnti di governo del territorio. È necessario ritrovare le ragioni di un’urbanistica olistica, sistemica che fonda il suo operato su processi unitari evolutivi e riparatori. In questa prospettiva il paper indaga il ruolo del progetto del verde come strumento per generare il cambiamento cercando di individuare alcune regole ed approcci che lo generano e ne favoriscono l’attuazione.
Nucci, L. (2024). Regole o non regole del progetto del verde urbano. In Gerundo R., Balletto G. (a cura di, 2024), I processi di pianificazione urbanistica e territoriale nella gestione delle crisi energetiche e alimentari, Atti della XXV Conferenza Nazionale SIU “Transizioni, giustizia spaziale e progetto di territorio”, Cagliari, 15-16 giugno 2023 , vol. 10, Planum Publisher e Società Italiana degli Urbanisti, Roma-Milano. (pp.128-131). Milano : Planum Publisher e Società Italiana degli Urbanisti.
Regole o non regole del progetto del verde urbano
Nucci
2024-01-01
Abstract
Le città sono governate da diversi sistemi di regole: ambientali, insediative, infrastrutturali, funzionali, economiche, sociali, legate alla memoria storica dei luoghi. L’urbanistica dovrebbe governare questi diversi sistemi in forma integrata, l’impressione è che non riesca più a farlo. Si è ridotta la capacità di progettare in forma sistemica per elementi e relazioni, integrando sistemi di regole diverse, in forma evolutiva. La complessità della transizione che ci viene richiesta conferma l’esigenza di nuovi approcci per promuovere un miglioramento della qualità della vita urbana supportata da innovativi ed efficaci modelli di pianificazione urbanistica e territoriale. Tra le azioni che ci vengono richieste favorire l’insieme dei processi biologici, chimici e fisici che permettano l’assorbimento, il sequestro, la biodegradazione e la matabolizzazione dei contaminanti mediante Nature Based Solution nonché il rafforzamento delle relazioni locali che devono essere organicamente introdotte nelle prassi correnti di governo del territorio. È necessario ritrovare le ragioni di un’urbanistica olistica, sistemica che fonda il suo operato su processi unitari evolutivi e riparatori. In questa prospettiva il paper indaga il ruolo del progetto del verde come strumento per generare il cambiamento cercando di individuare alcune regole ed approcci che lo generano e ne favoriscono l’attuazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.