Strong of the idea that the application of the intersectional construct (Crenshaw, 1989; 1991; Hill Collins, 2019) can have important repercussions on the educational paths of all those who inhabit school contexts (De Castro, Guerini & Straniero, 2022; De Castro, 2023; Migliarini & Elder, 2023) as well as on the gaze of scholars concerned with (re)reading, (re)interpreting and (re)inventing educational processes from an inclusive perspective (Medeghini et al., 2013; Bocci, 2021; Guerini, 2023), a group of 119 teachers attending the Corso di Specializzazione sul Sostegno at the Università degli Studi Roma Tre has been involved in an intersectional mapping activity of the class in which they were doing their internship. The aim was to intersect the identity variables of sex/gender and race with that of dis/ability, in order to understand the extent to which pedagogical devices such as IEPs and PDPs are drafted along colour or gender lines (Hall, 2011; Connor, Ferri & Annamma, 2016; Taddei, 2022). The contribution therefore not only presents the instrument, but also intends to reflect on the preliminary outcomes of the research.

Fortə dell’idea che l’applicazione del costrutto intersezionale (Crenshaw, 1989; 1991; Hill Collins, 2019) possa avere importanti ricadute nei percorsi educativi di tuttə coloro che abitano i contesti scolastici (De Castro, Guerini & Straniero, 2022; De Castro, 2023; Migliarini & Elder, 2023) oltre che sullo sguardo deə studiosə che si occupano di (ri)leggere, (re)interpretare e (re)inventare i processi educativi in un’ottica inclusiva (Medeghini et al., 2013; Bocci, 2021; Guerini, 2023), un gruppo di 119 insegnanti frequentanti il Corso di Specializzazione sul Sostegno dell’Università degli Studi Roma Tre è stato coinvolto in un’attività di mappatura intersezionale della classe nella quale stavano svolgendo il tirocinio. L’obiettivo era quello di intersecare le variabili identitarie di sesso/genere e razza con quella di dis/abilità, al fine di comprendere in che misura dispositivi pedagogici come PEI e PDP vengano redatti secondo le linee del colore o di genere (Hall, 2011; Connor, Ferri & Annamma, 2016; Taddei, 2022). Il contributo, pertanto, oltre a presentare lo strumento, intende riflettere sugli esiti preliminari della ricerca.

DE CASTRO, M., Gabrielli, F. (2024). Intersectional “Mapping” of Classes. A Research-Training Experience [Una “mappatura” intersezionale delle classi. Un’esperienza di Ricerca-Formazione]. Q-TIMES WEBMAGAZINE, XVI(4), 393-411.

Intersectional “Mapping” of Classes. A Research-Training Experience [Una “mappatura” intersezionale delle classi. Un’esperienza di Ricerca-Formazione]

Martina De Castro;Francesca Gabrielli
2024-01-01

Abstract

Strong of the idea that the application of the intersectional construct (Crenshaw, 1989; 1991; Hill Collins, 2019) can have important repercussions on the educational paths of all those who inhabit school contexts (De Castro, Guerini & Straniero, 2022; De Castro, 2023; Migliarini & Elder, 2023) as well as on the gaze of scholars concerned with (re)reading, (re)interpreting and (re)inventing educational processes from an inclusive perspective (Medeghini et al., 2013; Bocci, 2021; Guerini, 2023), a group of 119 teachers attending the Corso di Specializzazione sul Sostegno at the Università degli Studi Roma Tre has been involved in an intersectional mapping activity of the class in which they were doing their internship. The aim was to intersect the identity variables of sex/gender and race with that of dis/ability, in order to understand the extent to which pedagogical devices such as IEPs and PDPs are drafted along colour or gender lines (Hall, 2011; Connor, Ferri & Annamma, 2016; Taddei, 2022). The contribution therefore not only presents the instrument, but also intends to reflect on the preliminary outcomes of the research.
2024
Fortə dell’idea che l’applicazione del costrutto intersezionale (Crenshaw, 1989; 1991; Hill Collins, 2019) possa avere importanti ricadute nei percorsi educativi di tuttə coloro che abitano i contesti scolastici (De Castro, Guerini & Straniero, 2022; De Castro, 2023; Migliarini & Elder, 2023) oltre che sullo sguardo deə studiosə che si occupano di (ri)leggere, (re)interpretare e (re)inventare i processi educativi in un’ottica inclusiva (Medeghini et al., 2013; Bocci, 2021; Guerini, 2023), un gruppo di 119 insegnanti frequentanti il Corso di Specializzazione sul Sostegno dell’Università degli Studi Roma Tre è stato coinvolto in un’attività di mappatura intersezionale della classe nella quale stavano svolgendo il tirocinio. L’obiettivo era quello di intersecare le variabili identitarie di sesso/genere e razza con quella di dis/abilità, al fine di comprendere in che misura dispositivi pedagogici come PEI e PDP vengano redatti secondo le linee del colore o di genere (Hall, 2011; Connor, Ferri & Annamma, 2016; Taddei, 2022). Il contributo, pertanto, oltre a presentare lo strumento, intende riflettere sugli esiti preliminari della ricerca.
DE CASTRO, M., Gabrielli, F. (2024). Intersectional “Mapping” of Classes. A Research-Training Experience [Una “mappatura” intersezionale delle classi. Un’esperienza di Ricerca-Formazione]. Q-TIMES WEBMAGAZINE, XVI(4), 393-411.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/491993
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact