Despite their fantastic content, chivalric poems of the 15th and 16th centuries can become a portrait or a speculum of the actual reality. This happens in a particularly significant way in the Mambriano by Fran-cesco Cieco da Ferrara, a poem composed between Boiardo’s and Ariosto’s masterpiece, and closely linked to the Gonzaga family. Here, resorting also to a close interplay with some episodes of Inamora-mento de Orlando, Francesco Cieco uses the representation of parties and feasts to propose contents quite unusual for chivalric literature and to sketch the portrait of an ideal court, based on harmony, pacifica-tion and the search for the common good.

A dispetto del loro contenuto fantastico, i poemi cavallereschi in ottava rima del Quattro-Cinquecento possono farsi ritratto o speculum della realtà contingente. È quanto accade in modo particolarmente si-gnificativo nel Mambriano di Francesco Cieco da Ferrara, poema composto nell’intervallo che separa il capolavoro di Boiardo e quello di Ariosto e strettamente legato alla famiglia Gonzaga: anche attraverso un serrato rapporto di ripresa e ribaltamento di alcuni episodi dell’Inamoramento de Orlando, il Cieco si serve infatti della rappresentazione delle feste per proporre contenuti insoliti per la letteratura cavallere-sca e per tratteggiare un ritratto di corte ideale, basato sull’armonia, la pacificazione e la ricerca del bene comune.

Carocci, A. (2024). La festa di Orlando: intrattenimenti privati e riti pubblici nel Mambriano del Cieco da Ferrara. HISTORIAS FINGIDAS, 12, 29-55 [10.13136/2284-2667/1533].

La festa di Orlando: intrattenimenti privati e riti pubblici nel Mambriano del Cieco da Ferrara

Anna Carocci
2024-01-01

Abstract

Despite their fantastic content, chivalric poems of the 15th and 16th centuries can become a portrait or a speculum of the actual reality. This happens in a particularly significant way in the Mambriano by Fran-cesco Cieco da Ferrara, a poem composed between Boiardo’s and Ariosto’s masterpiece, and closely linked to the Gonzaga family. Here, resorting also to a close interplay with some episodes of Inamora-mento de Orlando, Francesco Cieco uses the representation of parties and feasts to propose contents quite unusual for chivalric literature and to sketch the portrait of an ideal court, based on harmony, pacifica-tion and the search for the common good.
2024
A dispetto del loro contenuto fantastico, i poemi cavallereschi in ottava rima del Quattro-Cinquecento possono farsi ritratto o speculum della realtà contingente. È quanto accade in modo particolarmente si-gnificativo nel Mambriano di Francesco Cieco da Ferrara, poema composto nell’intervallo che separa il capolavoro di Boiardo e quello di Ariosto e strettamente legato alla famiglia Gonzaga: anche attraverso un serrato rapporto di ripresa e ribaltamento di alcuni episodi dell’Inamoramento de Orlando, il Cieco si serve infatti della rappresentazione delle feste per proporre contenuti insoliti per la letteratura cavallere-sca e per tratteggiare un ritratto di corte ideale, basato sull’armonia, la pacificazione e la ricerca del bene comune.
Carocci, A. (2024). La festa di Orlando: intrattenimenti privati e riti pubblici nel Mambriano del Cieco da Ferrara. HISTORIAS FINGIDAS, 12, 29-55 [10.13136/2284-2667/1533].
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Descrizione: Carocci, La festa di Orlando, Historias Fingidas 2024
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