We have very little evidence of female presence within the popular audience of epic-chivalric public performances: a statistical issue, related to the scarcity of surviving evidence, or a more significant indicator? The essay attempts to answer this question through a parallel between the reception of 15th-16th century chivalric narratives and 19th-20th century southern Italian popular performances (cantarinaldi, cunto, opera dei pupi). Even between such distant ages, there are a great many points of contact in the reception of chivalric narratives. They allow us to emphasize, on the one hand, the tendency to perceive the epic-chivalric spectacle as a “private” space for male audiences (in which they could indulge in sentiment and identification), and, on the other hand, the unconditional love that women developed for this narrative universe as soon as they had the chance to get to know it.

Negli spettacoli pubblici di argomento epico-cavalleresco, la presenza femminile è attestata tra le donne di alta estrazione sociale ma assai meno tra il pubblico popolare: una semplice questione statistica, legata alla scarsità di testimonianze sopravvissute, o un’indicazione più significativa? Nell’intervento si cerca di rispondere a questa domanda attraverso un parallelo tra la ricezione delle narrazioni cavalleresche del XV-XVI secolo e gli spettacoli popolari dell’Italia meridionale del XIX-XX secolo che mettono in scena le imprese dei paladini (cantarinaldi, cunto, opera dei pupi). Anche tra epoche così distanti, infatti, i punti di contatto nella ricezione delle storie cavalleresche sono moltissimi, e permettono di mettere l’accento, da un lato, sulla tendenza a percepire lo spettacolo epico-cavalleresco come uno spazio “privato” del pubblico maschile (in cui poteva abbandonarsi al sentimento e a particolari meccanismi identificativi), dall’altro, al contrario, sull’amore incondizionato che le donne, se appena ne avevano la possibilità, sviluppavano per questo universo narrativo.

Carocci, A. (2024). Serate per famiglia: il pubblico popolare femminile e gli spettacoli cavallereschi. AOQU, 5(2), 163-188 [10.54103/2724-3346/27689].

Serate per famiglia: il pubblico popolare femminile e gli spettacoli cavallereschi

Carocci, Anna
2024-01-01

Abstract

We have very little evidence of female presence within the popular audience of epic-chivalric public performances: a statistical issue, related to the scarcity of surviving evidence, or a more significant indicator? The essay attempts to answer this question through a parallel between the reception of 15th-16th century chivalric narratives and 19th-20th century southern Italian popular performances (cantarinaldi, cunto, opera dei pupi). Even between such distant ages, there are a great many points of contact in the reception of chivalric narratives. They allow us to emphasize, on the one hand, the tendency to perceive the epic-chivalric spectacle as a “private” space for male audiences (in which they could indulge in sentiment and identification), and, on the other hand, the unconditional love that women developed for this narrative universe as soon as they had the chance to get to know it.
2024
Negli spettacoli pubblici di argomento epico-cavalleresco, la presenza femminile è attestata tra le donne di alta estrazione sociale ma assai meno tra il pubblico popolare: una semplice questione statistica, legata alla scarsità di testimonianze sopravvissute, o un’indicazione più significativa? Nell’intervento si cerca di rispondere a questa domanda attraverso un parallelo tra la ricezione delle narrazioni cavalleresche del XV-XVI secolo e gli spettacoli popolari dell’Italia meridionale del XIX-XX secolo che mettono in scena le imprese dei paladini (cantarinaldi, cunto, opera dei pupi). Anche tra epoche così distanti, infatti, i punti di contatto nella ricezione delle storie cavalleresche sono moltissimi, e permettono di mettere l’accento, da un lato, sulla tendenza a percepire lo spettacolo epico-cavalleresco come uno spazio “privato” del pubblico maschile (in cui poteva abbandonarsi al sentimento e a particolari meccanismi identificativi), dall’altro, al contrario, sull’amore incondizionato che le donne, se appena ne avevano la possibilità, sviluppavano per questo universo narrativo.
Carocci, A. (2024). Serate per famiglia: il pubblico popolare femminile e gli spettacoli cavallereschi. AOQU, 5(2), 163-188 [10.54103/2724-3346/27689].
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