Autrici e autori, assumendo una prospettiva di studio e di ricerca transdisciplinare nel presente contributo cercano di evidenziare, come i processi di dis/abilitazione riguardino non solo le persone con impairment fisici, psichici sensoriali, comunicativo-relazionali, ecc. (come una certa visione scientifico-culturale ci ha abituati a considerarli), ma le tante minoranze oppresse che abitano oggi il nostro pianeta e che sono l’esito di una struttura della società (a trazione capitalista nell’attuale fase neoliberista) che premia gli abili, i sani, i maschi, i bianchi, i ricchi o benestanti, gli eterosessuali ecc., in quanto produttivi e performativi, e marginalizza ed esclude (anche attraverso pratiche meramente assistenzialistiche o speciali) chi non rientra all’interno di questi canoni, chi non è considerato rispondente alle richieste di una società competitiva e selettiva qual è la nostra, sia per alcune sue caratteristiche che lo connotano e denotano come diverso, sia perché sceglie di non conformarvisi.
Bocci, F., DE CASTRO, M., Domenici, V., Guerini, I., Zona, U. (2024). Abilismo, dis/abilità, intersezioni, corpi e rappresentazioni mediali. In V.D. A.M. Ciraci (a cura di), Giornata della Ricerca 2023 del Dipartimento di Scienze della Formazione (pp. 345-360). Roma : RomaTrE-Press [10.13134/979-12-5977-425-5].
Abilismo, dis/abilità, intersezioni, corpi e rappresentazioni mediali
BOCCI Fabio
;DE CASTRO Martina
;DOMENICI Valentina
;GUERINI Ines
;ZONA Umberto
2024-01-01
Abstract
Autrici e autori, assumendo una prospettiva di studio e di ricerca transdisciplinare nel presente contributo cercano di evidenziare, come i processi di dis/abilitazione riguardino non solo le persone con impairment fisici, psichici sensoriali, comunicativo-relazionali, ecc. (come una certa visione scientifico-culturale ci ha abituati a considerarli), ma le tante minoranze oppresse che abitano oggi il nostro pianeta e che sono l’esito di una struttura della società (a trazione capitalista nell’attuale fase neoliberista) che premia gli abili, i sani, i maschi, i bianchi, i ricchi o benestanti, gli eterosessuali ecc., in quanto produttivi e performativi, e marginalizza ed esclude (anche attraverso pratiche meramente assistenzialistiche o speciali) chi non rientra all’interno di questi canoni, chi non è considerato rispondente alle richieste di una società competitiva e selettiva qual è la nostra, sia per alcune sue caratteristiche che lo connotano e denotano come diverso, sia perché sceglie di non conformarvisi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.