Popillia japonica (Scarabaeidae: Rutelinae) è un coleottero invasivo, rilevato in Lombardia occidentale nel 2014, e in rapida diffusione nelle regioni limitrofe. Il monitoraggio continuo della specie è quindi essenziale per valutarne la diffusione e adottare strategie di controllo efficaci. Il presente lavoro ha testato miscele di attrattivi alimentari (FL: Food Lures) come alternativa a miscele brevettate a base di feromoni sessuali e attrattivi alimentari (PFL: Pheromone-Food Lures). L’uso di FL potrebbe ridurre i costi e minimizzare gli effetti collaterali delle trappole PFL, come il richiamo eccessivo di maschi anche da aree lontane, e conseguente amplificazione dei danni, nonché la sovrasaturazione delle trappole con individui maschili. Sistemi basati solo su FL potrebbero invece bilanciare le catture tra i sessi, aumentando così il contenimento della popolazione locale, senza attrarre individui maschili da aree limitrofe. Questo studio si basa sugli esiti di una precedente ricerca volta a testare l’uso di fermentati alimentari nella cattura di coleotteri, e che ha evidenziato inaspettatamente il potere attrattivo dell’aceto di mele nella cattura di P. japonica. Analisi condotte in gas-cromatografia-spettrometria di massa hanno identificato tra i composti volatili presenti nell’aceto di mele l’eugenolo e il feniletilpropionato, già noti per il loro effetto attrattivo e utilizzati in PFL. Lo studio è stato condotto nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est della Cave (Milano), un’area recentemente (2022) colonizzata dalla specie. In ciascuna delle sei aree campione individuate sono state collocate 15 trappole-bottiglia, distanziate 10 m l’una dall’altra, lungo transetti ai margini di boschi o filari. Le trappole sono state innescate con due tipologie di miscele in soluzione acquosa: feniletilpropionato-eugenolo in rapporto 3:7, in tre diluizioni (Low: 30 ml/l, Medium: 100 ml/l, High: 300 ml/l) e feniletilpropionato-eugenolo-geraniolo in rapporto 3:7:3, in tre diluizioni (Low: 39 ml/l, Medium: 130 ml/l, High: 390 ml/l); le sei miscele sono state poi soggette a due diverse diluizioni in etanolo 70%, al 10% e 30% in volume, ottenendo così 12 FL. Inoltre, è stato testato l’innesco con aceto di mele puro (AM), aceto di mele diluito al 10% in volume con etanolo 70% (AM10), e un bianco (acqua). Complessivamente sono state collocate 90 trappole (15 trappole x 6 aree) e condotte 6 sessioni di cattura tra luglio e agosto 2024. Le analisi statistiche sono state effettuate mediante modelli di regressione misti lineari generalizzati in ambiente R. Tutte le 12 miscele di FL sono risultate più efficaci di AM, AM10 e bianco. Non sono emerse differenze tra le 12 FL. Tuttavia, un modello atto a verificare il possibile effetto della concentrazione alcolica sull’efficacia di cattura ha evidenziato un effetto negativo della diluizione al 30%. Questo effetto inibente dell’alcol è stato ulteriormente confermato da un minore numero di catture per AM10 rispetto ad AM. Il by-catch è risultato superiore in AM e AM10 rispetto al bianco e agli FL. Gli FL non hanno mostrato un’efficacia di cattura differenziale tra maschi e femmine, seppur la proporzione di quest’ultime sia aumentata nel corso della stagione.
Ruzzier, E., Tirozzi, P., Giacchini, R., Parenti, P., Orioli, V., Dondina, O., et al. (2025). Sperimentazione di attrattivi alimentari per la cattura di Popillia japonica in Nord Italia. In Libro degli Abstract.
Sperimentazione di attrattivi alimentari per la cattura di Popillia japonica in Nord Italia
Enrico Ruzzier
;Andrea Di Giulio;
2025-01-01
Abstract
Popillia japonica (Scarabaeidae: Rutelinae) è un coleottero invasivo, rilevato in Lombardia occidentale nel 2014, e in rapida diffusione nelle regioni limitrofe. Il monitoraggio continuo della specie è quindi essenziale per valutarne la diffusione e adottare strategie di controllo efficaci. Il presente lavoro ha testato miscele di attrattivi alimentari (FL: Food Lures) come alternativa a miscele brevettate a base di feromoni sessuali e attrattivi alimentari (PFL: Pheromone-Food Lures). L’uso di FL potrebbe ridurre i costi e minimizzare gli effetti collaterali delle trappole PFL, come il richiamo eccessivo di maschi anche da aree lontane, e conseguente amplificazione dei danni, nonché la sovrasaturazione delle trappole con individui maschili. Sistemi basati solo su FL potrebbero invece bilanciare le catture tra i sessi, aumentando così il contenimento della popolazione locale, senza attrarre individui maschili da aree limitrofe. Questo studio si basa sugli esiti di una precedente ricerca volta a testare l’uso di fermentati alimentari nella cattura di coleotteri, e che ha evidenziato inaspettatamente il potere attrattivo dell’aceto di mele nella cattura di P. japonica. Analisi condotte in gas-cromatografia-spettrometria di massa hanno identificato tra i composti volatili presenti nell’aceto di mele l’eugenolo e il feniletilpropionato, già noti per il loro effetto attrattivo e utilizzati in PFL. Lo studio è stato condotto nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est della Cave (Milano), un’area recentemente (2022) colonizzata dalla specie. In ciascuna delle sei aree campione individuate sono state collocate 15 trappole-bottiglia, distanziate 10 m l’una dall’altra, lungo transetti ai margini di boschi o filari. Le trappole sono state innescate con due tipologie di miscele in soluzione acquosa: feniletilpropionato-eugenolo in rapporto 3:7, in tre diluizioni (Low: 30 ml/l, Medium: 100 ml/l, High: 300 ml/l) e feniletilpropionato-eugenolo-geraniolo in rapporto 3:7:3, in tre diluizioni (Low: 39 ml/l, Medium: 130 ml/l, High: 390 ml/l); le sei miscele sono state poi soggette a due diverse diluizioni in etanolo 70%, al 10% e 30% in volume, ottenendo così 12 FL. Inoltre, è stato testato l’innesco con aceto di mele puro (AM), aceto di mele diluito al 10% in volume con etanolo 70% (AM10), e un bianco (acqua). Complessivamente sono state collocate 90 trappole (15 trappole x 6 aree) e condotte 6 sessioni di cattura tra luglio e agosto 2024. Le analisi statistiche sono state effettuate mediante modelli di regressione misti lineari generalizzati in ambiente R. Tutte le 12 miscele di FL sono risultate più efficaci di AM, AM10 e bianco. Non sono emerse differenze tra le 12 FL. Tuttavia, un modello atto a verificare il possibile effetto della concentrazione alcolica sull’efficacia di cattura ha evidenziato un effetto negativo della diluizione al 30%. Questo effetto inibente dell’alcol è stato ulteriormente confermato da un minore numero di catture per AM10 rispetto ad AM. Il by-catch è risultato superiore in AM e AM10 rispetto al bianco e agli FL. Gli FL non hanno mostrato un’efficacia di cattura differenziale tra maschi e femmine, seppur la proporzione di quest’ultime sia aumentata nel corso della stagione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


