The advent of artificial intelligence (AI) has significantly impacted numerous creative fields, including image generation. The technological boom in text-to-image generation tools has enabled the rapid creation of visual works from simple textual descriptions, democratizing access to visual production. However, this advancement raises technical, methodological, and ethical questions. The issue of art reproducibility, previously addressed by Walter Benjamin with the advent of photography and cinema, finds new dimensions today in the context of AI, challenging concepts such as originality, creativity, and copyright. This study aims to analyze the phenomenon of generative AI for image creation through a comparison with traditional analog techniques. Drawing inspiration from Italo Calvino’s 1972 work, Invisible Cities, the research will explore how graphic representations of imaginary cities vary according to the medium used. It will highlight the stylistic and methodological differences between human textual interpretation and the algorithmic interpretation of artificial intelligence.

L’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) ha avuto un impatto significativo su numerosi ambiti creativi, tra cui la generazione di immagini. L’esplosione tecnologica degli strumenti di generazione text-to-image ha permesso la produzione rapida di opere visive sulla base di semplici descrizioni testuali, democratizzando l’accesso alla produzione visiva. Tuttavia, questo progresso porta con sé interrogativi di natura tecnica, metodologica ed etica. La questione della riproducibilità dell’arte, già affrontata da Walter Benjamin con l’avvento della fotografia e del cinema, trova oggi nuove declinazioni nel contesto dell’AI, mettendo in discussione concetti come originalità, creatività e diritto d’autore. Questo studio si propone di analizzare il fenomeno dell’AI generativa per la creazione di immagini attraverso un confronto con le tecniche analogiche tradizionali. Prendendo spunto dall’opera Le città invisibili di Italo Calvino del 1972, verrà esplorato come la rappresentazione grafica di città immaginarie vari a seconda del mezzo utilizzato, evidenziando le differenze stilistiche e metodologiche tra l’interpretazione umana dei testi rispetto a quella algoritmica dell’intelligenza artificiale.

Cianci, M.G., Calisi, D., Botta, S., Colaceci, S., Schiaroli, M. (2025). Èkphrasis e AI generativa: riflessioni analogico/digitali nell’immaginario de Le città invisibili di Calvino. In ÈKPHRASIS Descrizioni nello spazio della rappresentazione Descriptions in the space of representation (pp.3645-3664). Roma : Franco Angeli [10.3280/oa-1430-c944].

Èkphrasis e AI generativa: riflessioni analogico/digitali nell’immaginario de Le città invisibili di Calvino

Maria Grazia Cianci
;
Daniele Calisi
;
Stefano Botta
;
Sara Colaceci
;
Michela Schiaroli
2025-01-01

Abstract

The advent of artificial intelligence (AI) has significantly impacted numerous creative fields, including image generation. The technological boom in text-to-image generation tools has enabled the rapid creation of visual works from simple textual descriptions, democratizing access to visual production. However, this advancement raises technical, methodological, and ethical questions. The issue of art reproducibility, previously addressed by Walter Benjamin with the advent of photography and cinema, finds new dimensions today in the context of AI, challenging concepts such as originality, creativity, and copyright. This study aims to analyze the phenomenon of generative AI for image creation through a comparison with traditional analog techniques. Drawing inspiration from Italo Calvino’s 1972 work, Invisible Cities, the research will explore how graphic representations of imaginary cities vary according to the medium used. It will highlight the stylistic and methodological differences between human textual interpretation and the algorithmic interpretation of artificial intelligence.
2025
L’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) ha avuto un impatto significativo su numerosi ambiti creativi, tra cui la generazione di immagini. L’esplosione tecnologica degli strumenti di generazione text-to-image ha permesso la produzione rapida di opere visive sulla base di semplici descrizioni testuali, democratizzando l’accesso alla produzione visiva. Tuttavia, questo progresso porta con sé interrogativi di natura tecnica, metodologica ed etica. La questione della riproducibilità dell’arte, già affrontata da Walter Benjamin con l’avvento della fotografia e del cinema, trova oggi nuove declinazioni nel contesto dell’AI, mettendo in discussione concetti come originalità, creatività e diritto d’autore. Questo studio si propone di analizzare il fenomeno dell’AI generativa per la creazione di immagini attraverso un confronto con le tecniche analogiche tradizionali. Prendendo spunto dall’opera Le città invisibili di Italo Calvino del 1972, verrà esplorato come la rappresentazione grafica di città immaginarie vari a seconda del mezzo utilizzato, evidenziando le differenze stilistiche e metodologiche tra l’interpretazione umana dei testi rispetto a quella algoritmica dell’intelligenza artificiale.
Cianci, M.G., Calisi, D., Botta, S., Colaceci, S., Schiaroli, M. (2025). Èkphrasis e AI generativa: riflessioni analogico/digitali nell’immaginario de Le città invisibili di Calvino. In ÈKPHRASIS Descrizioni nello spazio della rappresentazione Descriptions in the space of representation (pp.3645-3664). Roma : Franco Angeli [10.3280/oa-1430-c944].
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