Il presente lavoro illustra un progetto di ricerca dottorale incentrato sul fondo archivistico, finora inedito, dell’esploratore e pubblicista Giovanni Battista Licata (1856-1886), recentemente acquisito e conservato presso la Società Geografica Italiana. Il progetto ha previsto il riordino, l’inventariazione e la messa in sicurezza del corpus documentario, che comprende corrispondenza, materiali preparatori dei viaggi, bozze manoscritte e materiale iconografico. È stata adottata una metodologia integrata, che unisce l’analisi archivistica tradizionale alla digitalizzazione e alla metadatazione dei documenti, resi accessibili tramite il portale Lazio ‘900, al fine di garantirne la massima disseminazione. La ricerca ricostruisce la figura di Licata nel contesto della Napoli tardo-ottocentesca, un polo culturale e marittimo pervaso da fermenti nazionalisti e aspirazioni coloniali. In qualità di co-fondatore della Società Africana d’Italia, Licata fu un fervente promotore dell’espansione italiana in Africa, culminata nella sua tragica morte durante la spedizione Porro in Harar nel 1886. Il lavoro supera una visione ‘neutra’ dell’archivio, ponendolo sotto una attenta riflessione critica che supera anche una dimensione puramente biografica. Lo studio del Fondo Licata diventa così un’opportunità per decostruire la narrazione eroica del colonialismo, indagare la violenza epistemica prima che fisica sottesa alla raccolta di patrimoni culturali e mettere in discussione il canone eurocentrico.
Castaldi, M. (2025). Dalle carte al viaggio, dal viaggio alle carte. Esplorazioni nell’Archivio della Società Geografica Italiana: il “Fondo G.B. Licata” tra conservazione, digitalizzazione e valorizzazione. In Biblioteche in movimento: studiosi, idee, libri in viaggio nel XVIII secolo. Atti del convegno finale LibMovIt tenutosi presso Palazzo Marescotti Brazzetti l’8 e il 9 settembre 2025 (pp.139-151). Milano : Ledizioni.
Dalle carte al viaggio, dal viaggio alle carte. Esplorazioni nell’Archivio della Società Geografica Italiana: il “Fondo G.B. Licata” tra conservazione, digitalizzazione e valorizzazione
mirko castaldi
2025-01-01
Abstract
Il presente lavoro illustra un progetto di ricerca dottorale incentrato sul fondo archivistico, finora inedito, dell’esploratore e pubblicista Giovanni Battista Licata (1856-1886), recentemente acquisito e conservato presso la Società Geografica Italiana. Il progetto ha previsto il riordino, l’inventariazione e la messa in sicurezza del corpus documentario, che comprende corrispondenza, materiali preparatori dei viaggi, bozze manoscritte e materiale iconografico. È stata adottata una metodologia integrata, che unisce l’analisi archivistica tradizionale alla digitalizzazione e alla metadatazione dei documenti, resi accessibili tramite il portale Lazio ‘900, al fine di garantirne la massima disseminazione. La ricerca ricostruisce la figura di Licata nel contesto della Napoli tardo-ottocentesca, un polo culturale e marittimo pervaso da fermenti nazionalisti e aspirazioni coloniali. In qualità di co-fondatore della Società Africana d’Italia, Licata fu un fervente promotore dell’espansione italiana in Africa, culminata nella sua tragica morte durante la spedizione Porro in Harar nel 1886. Il lavoro supera una visione ‘neutra’ dell’archivio, ponendolo sotto una attenta riflessione critica che supera anche una dimensione puramente biografica. Lo studio del Fondo Licata diventa così un’opportunità per decostruire la narrazione eroica del colonialismo, indagare la violenza epistemica prima che fisica sottesa alla raccolta di patrimoni culturali e mettere in discussione il canone eurocentrico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


