Il contributo offre riflessioni in merito alla valorizzazione dei processi inclusivi all’interno delle procedure di autovalutazione e rendicontazione sociale che caratterizzano l’organizzazione scolastica. Quest’ultime rappresentano un elemento nodale nell’ambito dell’organizzazione scolastica e, alla luce delle innovazioni legislative emanate anche a seguito delle raccomandazioni europee, sono costantemente sottoposte alle implicazioni dell’attuazione della normativa. Si delinea così la necessità di investire risorse sia nell’ambito della costruzione di comunità scolastiche in grado di attivare pratiche di ricerca-formazione (Asquini, 2018; Pomponi, 2021) per supportare i percorsi di autovalutazione che sostanziano la rilevazione della qualità dell’inclusione, sia nell’ambito della formazione iniziale e in servizio dei/delle docenti, tenendo conto che quest’ultima dovrebbe configurarsi come formazione-ricerca. Tale necessità emerge anche dalle consultazioni con gli stakeholders nell’ambito dell’analisi dei CdS e dalla rilevazione dei fabbisogni formativi delle/dei partecipanti ai corsi di specializzazione per il sostegno. Sulla base di questi presupposti, abbiamo avviato alcune indagini (Bocci, 2019) anche grazie al RiPIAC, un questionario realizzato per Rilevazione pratiche inclusive agentive e compartecipate (Pomponi & Bocci, 2024), che in questa sede viene presentato in una versione aggiornata e tiene conto di quanto previsto all’art.4 del già citato Dlgs 66/2017.
Pomponi, M., Bocci, F. (2024). Gli indicatori della qualità dell’inclusione scolastica all’interno delle procedure auto-valutative delle istituzioni scolastiche. In Ricerca didattica e formazione degli insegnanti Modelli, approcci e metodologie (pp.791-798). Lecce : PensaMultimedia.
Gli indicatori della qualità dell’inclusione scolastica all’interno delle procedure auto-valutative delle istituzioni scolastiche
Pomponi, Milena;Bocci, Fabio
2024-01-01
Abstract
Il contributo offre riflessioni in merito alla valorizzazione dei processi inclusivi all’interno delle procedure di autovalutazione e rendicontazione sociale che caratterizzano l’organizzazione scolastica. Quest’ultime rappresentano un elemento nodale nell’ambito dell’organizzazione scolastica e, alla luce delle innovazioni legislative emanate anche a seguito delle raccomandazioni europee, sono costantemente sottoposte alle implicazioni dell’attuazione della normativa. Si delinea così la necessità di investire risorse sia nell’ambito della costruzione di comunità scolastiche in grado di attivare pratiche di ricerca-formazione (Asquini, 2018; Pomponi, 2021) per supportare i percorsi di autovalutazione che sostanziano la rilevazione della qualità dell’inclusione, sia nell’ambito della formazione iniziale e in servizio dei/delle docenti, tenendo conto che quest’ultima dovrebbe configurarsi come formazione-ricerca. Tale necessità emerge anche dalle consultazioni con gli stakeholders nell’ambito dell’analisi dei CdS e dalla rilevazione dei fabbisogni formativi delle/dei partecipanti ai corsi di specializzazione per il sostegno. Sulla base di questi presupposti, abbiamo avviato alcune indagini (Bocci, 2019) anche grazie al RiPIAC, un questionario realizzato per Rilevazione pratiche inclusive agentive e compartecipate (Pomponi & Bocci, 2024), che in questa sede viene presentato in una versione aggiornata e tiene conto di quanto previsto all’art.4 del già citato Dlgs 66/2017.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


