È ben nota la distinzione evidenziata da Schwarze (1970) nella sua analisi sulla sintassi della Commedia di Dante tra comparazione di “quantità” o grado e comparazione modale di tipo qualitativo o di “analogia”. La prima stabilisce una relazione quantitativa tra due termini; la seconda instaura tra questi un rapporto di somiglianza vera e proprio. Si tratta di costruzioni ben diverse, anche se entrambe sono originate da un’operazione di confronto. Il presente contributo esamina in particolare tra le comparative di grado, le comparative di proporzionalità. Si tratta di costruzioni in cui figurano due segmenti che, mediante marche specifiche in correlazione, presentano una misura o una variazione quantitativa proporzionale. I fatti o i dati posti a confronto possono essere in rapporto di proporzione diretta in progressione crescente (del tipo quanto più… tanto più) o decrescente (quanto meno … tanto meno) o inversa (quanto più… tanto meno; quanto meno… tanto più). Strutture di questo tipo sono chiamate anche “costruzioni siamesi” (secondo la denominazione metaforica di Savelli 1995) per indicare la non separabilità di tali segmenti: la presenza del primo termine determina necessariamente la presenza del secondo termine (Stage 2006). La funzionalità di tali costrutti è stata esaminata in testi in prosa del Due –Trecento.

Pelo, A. (2009). La proposizione comparativa di “grado” nell’italiano antico,. In Sintassi storica e sincronica dell’italiano.Subordinazione, coordinazione,giustapposizione (pp.513-526.). Firenze : Franco Cesati Editore.

La proposizione comparativa di “grado” nell’italiano antico,

PELO, Adriana
2009-01-01

Abstract

È ben nota la distinzione evidenziata da Schwarze (1970) nella sua analisi sulla sintassi della Commedia di Dante tra comparazione di “quantità” o grado e comparazione modale di tipo qualitativo o di “analogia”. La prima stabilisce una relazione quantitativa tra due termini; la seconda instaura tra questi un rapporto di somiglianza vera e proprio. Si tratta di costruzioni ben diverse, anche se entrambe sono originate da un’operazione di confronto. Il presente contributo esamina in particolare tra le comparative di grado, le comparative di proporzionalità. Si tratta di costruzioni in cui figurano due segmenti che, mediante marche specifiche in correlazione, presentano una misura o una variazione quantitativa proporzionale. I fatti o i dati posti a confronto possono essere in rapporto di proporzione diretta in progressione crescente (del tipo quanto più… tanto più) o decrescente (quanto meno … tanto meno) o inversa (quanto più… tanto meno; quanto meno… tanto più). Strutture di questo tipo sono chiamate anche “costruzioni siamesi” (secondo la denominazione metaforica di Savelli 1995) per indicare la non separabilità di tali segmenti: la presenza del primo termine determina necessariamente la presenza del secondo termine (Stage 2006). La funzionalità di tali costrutti è stata esaminata in testi in prosa del Due –Trecento.
2009
978-88-7667-382-5
Pelo, A. (2009). La proposizione comparativa di “grado” nell’italiano antico,. In Sintassi storica e sincronica dell’italiano.Subordinazione, coordinazione,giustapposizione (pp.513-526.). Firenze : Franco Cesati Editore.
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