INTRODUZIONE È stato dimostrato che gli insegnanti si differenziano nelle pratiche educative adottate e nella relazione con gli studenti (Howes et al., 2008; Pianta et al., 2002) e che tali fattori hanno un impatto sui risultati scolastici e sul comportamento socio-emotivo di questi ultimi (Kaufmann et al., 2016; Wang & Degol 2016; Emmer & Evertson, 2013; Hattie, 2009). Pertanto, analizzare le differenze tra insegnanti permette di capire quali aspetti siano legati al benessere in classe, al fine di promuovere l’adozione di pratiche efficaci. Gli strumenti disponibili per valutare le pratiche degli insegnanti analizzano ciascuno singoli aspetti considerandoli costrutti globali, ad es. la relazione educativa (STRS - Pianta, 2001) oppure l’organizzazione della classe (CLASS - Pianta, La Paro & Hamre, 2008). Per superare tale limite, è stato creato uno questionario multi-dimensionale: il Teachers’ Educational Practices Questionnaire (TEP-Q - Catalano, Perucchini, Vecchio, 2014) che considera aspetti relativi all’interazione con gli alunni, alla regolazione emotiva e comunicativa e all’utilizzo di strategie didattiche attive. Il presente lavoro intende: (a) esplorare la struttura fattoriale del TEP-Q; (b) analizzare le differenze tra insegnanti per ordine scolastico ed esperienza lavorativa; (c) confrontare le auto e le eterovalutazioni degli insegnanti. METODO Il TEP-Q in autovalutazione è stato somministrato a 1062 insegnanti in servizio (92% donne), di tutti gli ordini di scuola; in eterovalutazione, un sotto-campione di insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria (n = 369) è stato valutato dai tirocinanti accolti nelle loro classi. La struttura fattoriale del TEP-Q è stata esaminata mediante la metodologia Exploratory Structural Equation Modelling (ESEM; Asparouhov & Muthen 2009). Per i confronti sono state eseguite delle MANOVA. RISULTATI I risultati del modello ESEM presentano buoni indici di fit e supportano la struttura ipotizzata a tre fattori [χ2 (240, N = 1061) = 594.99, p < .001; CFI = .93; RMSEA = .04], denominati: Relazione Educativa, Autoregolazione e Strategie Attive. I risultati della MANOVA evidenziano differenze per ordine scolastico ed esperienza lavorativa [F(9,983) 32,12; p<,000; eta2=,10; F(12,958) 9,18; p<,000; eta2=,04]: gli insegnanti della scuola secondaria dichiarano una maggiore autoregolazione; gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria e quelli con maggiore esperienza lavorativa utilizzano più strategie attive e sembrano più attenti alla relazione educativa. Risultano, inoltre, punteggi maggiori nelle autovalutazioni degli insegnanti delle dimensioni Relazione Educativa e Strategie Attive rispetto alle eterovalutazioni dei tirocinanti. CONCLUSIONI Dai risultati emerge che il TEP-Q può essere considerato uno strumento valido ed attendibile per la valutazione delle pratiche educative degli insegnanti, in una prospettiva multidimensionale e multi-metodo.
Perucchini, P., Vecchio, G.M., Catalano, M.G. (2019). Valutare le pratiche educative degli insegnanti: validazione del Teachers’ Educational Practices Questionnaire (TEP-Q). In XXXII Congresso Nazionale AIP - Sezione Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione: libro degli abstract.
Valutare le pratiche educative degli insegnanti: validazione del Teachers’ Educational Practices Questionnaire (TEP-Q)
Perucchini P.;Vecchio G. M.;Catalano M. G.
2019-01-01
Abstract
INTRODUZIONE È stato dimostrato che gli insegnanti si differenziano nelle pratiche educative adottate e nella relazione con gli studenti (Howes et al., 2008; Pianta et al., 2002) e che tali fattori hanno un impatto sui risultati scolastici e sul comportamento socio-emotivo di questi ultimi (Kaufmann et al., 2016; Wang & Degol 2016; Emmer & Evertson, 2013; Hattie, 2009). Pertanto, analizzare le differenze tra insegnanti permette di capire quali aspetti siano legati al benessere in classe, al fine di promuovere l’adozione di pratiche efficaci. Gli strumenti disponibili per valutare le pratiche degli insegnanti analizzano ciascuno singoli aspetti considerandoli costrutti globali, ad es. la relazione educativa (STRS - Pianta, 2001) oppure l’organizzazione della classe (CLASS - Pianta, La Paro & Hamre, 2008). Per superare tale limite, è stato creato uno questionario multi-dimensionale: il Teachers’ Educational Practices Questionnaire (TEP-Q - Catalano, Perucchini, Vecchio, 2014) che considera aspetti relativi all’interazione con gli alunni, alla regolazione emotiva e comunicativa e all’utilizzo di strategie didattiche attive. Il presente lavoro intende: (a) esplorare la struttura fattoriale del TEP-Q; (b) analizzare le differenze tra insegnanti per ordine scolastico ed esperienza lavorativa; (c) confrontare le auto e le eterovalutazioni degli insegnanti. METODO Il TEP-Q in autovalutazione è stato somministrato a 1062 insegnanti in servizio (92% donne), di tutti gli ordini di scuola; in eterovalutazione, un sotto-campione di insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria (n = 369) è stato valutato dai tirocinanti accolti nelle loro classi. La struttura fattoriale del TEP-Q è stata esaminata mediante la metodologia Exploratory Structural Equation Modelling (ESEM; Asparouhov & Muthen 2009). Per i confronti sono state eseguite delle MANOVA. RISULTATI I risultati del modello ESEM presentano buoni indici di fit e supportano la struttura ipotizzata a tre fattori [χ2 (240, N = 1061) = 594.99, p < .001; CFI = .93; RMSEA = .04], denominati: Relazione Educativa, Autoregolazione e Strategie Attive. I risultati della MANOVA evidenziano differenze per ordine scolastico ed esperienza lavorativa [F(9,983) 32,12; p<,000; eta2=,10; F(12,958) 9,18; p<,000; eta2=,04]: gli insegnanti della scuola secondaria dichiarano una maggiore autoregolazione; gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria e quelli con maggiore esperienza lavorativa utilizzano più strategie attive e sembrano più attenti alla relazione educativa. Risultano, inoltre, punteggi maggiori nelle autovalutazioni degli insegnanti delle dimensioni Relazione Educativa e Strategie Attive rispetto alle eterovalutazioni dei tirocinanti. CONCLUSIONI Dai risultati emerge che il TEP-Q può essere considerato uno strumento valido ed attendibile per la valutazione delle pratiche educative degli insegnanti, in una prospettiva multidimensionale e multi-metodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.