Nella prospettiva del continuo miglioramento dell’azione didattica finalizzata al successo scolastico e formativo degli allievi con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento (DSA), l’interazione con le scuole nell’ambito della ricerca educativa (Asquini, 2018) appare indispensabile per affrontare efficacemente la sfida dell’inclusione scolastica. In questa prospettiva, il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre ha finanziato una ricerca biennale che coinvolge tutte le scuole secondarie di I grado del territorio nazionale (n. 1845) in cui è stato attivato l’insegnamento dello strumento musicale al fine di integrare ed arricchire l’offerta formativa a livello interdisciplinare (DM 201/1999). Nonostante la presenza della musica sia ritenuta un indicatore di pratiche inclusive (Chiappetta Cajola, Rizzo, 2019), una questione particolarmente controversa appare l’accesso e la frequenza degli allievi con disabilità e con DSA ai corsi di strumento musicale. Infatti, dalla presenza di una visione elitaria dell’insegnamento della musica e di una impropria identificazione con le finalità professionalizzanti del Conservatorio spesso deriva un’erronea interpretazione della prova orientativo-attitudinale che la scuola deve predisporre per gli alunni che manifestano la volontà di frequentare i corsi e che, di fatto, impedisce agli allievi con disabilità e con DSA l’accesso all’insegnamento dello strumento musicale. Tutto ciò rappresenta una questione da approfondire anche ai fini della diffusione di una cultura valutativa in grado di agire come vero e proprio fattore di inclusione (Corsini, 2018). In tale quadro, con l’approccio dei mixed method, la ricerca intende esplorare le prassi di organizzazione della prova orientativo-attitudinale e analizzare le procedure didattico-valutative attivate nelle scuole. Lo spin off della ricerca consisterà nell’elaborazione di linee guida utili a orientare la governance delle scuole ad indirizzo musicale in riferimento sia alle modalità di regolazione dell’accesso degli allievi con disabilità e con DSA ai corsi di strumento sia all’impiego di pratiche didattico-valutative altamente inclusive.
Rizzo, A. (2021). L’insegnamento dello strumento musicale nella didattica inclusiva. Una ricerca condotta dall’Università Roma Tre con le scuole ad indirizzo musicale del territorio italiano. In La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive (pp.1269-1278). Bari : PensaMultimedia.
L’insegnamento dello strumento musicale nella didattica inclusiva. Una ricerca condotta dall’Università Roma Tre con le scuole ad indirizzo musicale del territorio italiano
Rizzo, A.
2021-01-01
Abstract
Nella prospettiva del continuo miglioramento dell’azione didattica finalizzata al successo scolastico e formativo degli allievi con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento (DSA), l’interazione con le scuole nell’ambito della ricerca educativa (Asquini, 2018) appare indispensabile per affrontare efficacemente la sfida dell’inclusione scolastica. In questa prospettiva, il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre ha finanziato una ricerca biennale che coinvolge tutte le scuole secondarie di I grado del territorio nazionale (n. 1845) in cui è stato attivato l’insegnamento dello strumento musicale al fine di integrare ed arricchire l’offerta formativa a livello interdisciplinare (DM 201/1999). Nonostante la presenza della musica sia ritenuta un indicatore di pratiche inclusive (Chiappetta Cajola, Rizzo, 2019), una questione particolarmente controversa appare l’accesso e la frequenza degli allievi con disabilità e con DSA ai corsi di strumento musicale. Infatti, dalla presenza di una visione elitaria dell’insegnamento della musica e di una impropria identificazione con le finalità professionalizzanti del Conservatorio spesso deriva un’erronea interpretazione della prova orientativo-attitudinale che la scuola deve predisporre per gli alunni che manifestano la volontà di frequentare i corsi e che, di fatto, impedisce agli allievi con disabilità e con DSA l’accesso all’insegnamento dello strumento musicale. Tutto ciò rappresenta una questione da approfondire anche ai fini della diffusione di una cultura valutativa in grado di agire come vero e proprio fattore di inclusione (Corsini, 2018). In tale quadro, con l’approccio dei mixed method, la ricerca intende esplorare le prassi di organizzazione della prova orientativo-attitudinale e analizzare le procedure didattico-valutative attivate nelle scuole. Lo spin off della ricerca consisterà nell’elaborazione di linee guida utili a orientare la governance delle scuole ad indirizzo musicale in riferimento sia alle modalità di regolazione dell’accesso degli allievi con disabilità e con DSA ai corsi di strumento sia all’impiego di pratiche didattico-valutative altamente inclusive.File | Dimensione | Formato | |
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