Nell’ambito del Corso di Formazione per il Conseguimento della Specializzazione per le attività di sostegno di dattico agli alunni con disabilità (VIII ciclo), abbiamo organizzato un intervento di ricercaformazione e chiesto aə specializzandə di fotografare la composizione della classe in cui stavano svolgendo il tirocinio attraverso uno strumento di mappatura intersezionale (De Castro & Gabrielli, in pubblicazione). L’obiettivo era quello di intersecare le variabili identitarie di sesso/genere e razza con quella di dis/abilità, al fine di comprendere in che misura dispositivi pedagogici come PEI e PDP vengano redatti secondo le linee del colore o di genere. Dal l’attività – a cui hanno partecipato 119 insegnanti in formazione, che sono riuscitə a raggiungere 2800 studentə – è emerso che il genere non binario e/o il background migratorio delle famiglie di appartenenza sono caratte ristiche che aumentano il rischio di essere disabilitatə. L’ambiente socioeconomico di appartenenza, l’avere una storia familiare di migrazione, il titolo di studio e la professione dei genitori, perciò, possono essere dei predittori di fenomeni di microesclusione a scuola e di multiemarginazione a livello sociale.
DE CASTRO, M., Zona, U., Gabrielli, F., Bocci, F. (2024). Un’esperienza di ricerca-formazione per leggere in chiave intersezionale fenomeni di multi-esclusione a scuola. In Convegno Nazionale SIPeS | Università Europea di Roma. Roma 8-9 novembre 2024. Pedagogia speciale e connessioni di cura. Generazioni, legami, famiglie, caregiving. Book of Abstract (pp.60-60). Lecce : Pensa MultiMedia.
Un’esperienza di ricerca-formazione per leggere in chiave intersezionale fenomeni di multi-esclusione a scuola
Martina De Castro;Umberto Zona;Francesca Gabrielli;Fabio Bocci
2024-01-01
Abstract
Nell’ambito del Corso di Formazione per il Conseguimento della Specializzazione per le attività di sostegno di dattico agli alunni con disabilità (VIII ciclo), abbiamo organizzato un intervento di ricercaformazione e chiesto aə specializzandə di fotografare la composizione della classe in cui stavano svolgendo il tirocinio attraverso uno strumento di mappatura intersezionale (De Castro & Gabrielli, in pubblicazione). L’obiettivo era quello di intersecare le variabili identitarie di sesso/genere e razza con quella di dis/abilità, al fine di comprendere in che misura dispositivi pedagogici come PEI e PDP vengano redatti secondo le linee del colore o di genere. Dal l’attività – a cui hanno partecipato 119 insegnanti in formazione, che sono riuscitə a raggiungere 2800 studentə – è emerso che il genere non binario e/o il background migratorio delle famiglie di appartenenza sono caratte ristiche che aumentano il rischio di essere disabilitatə. L’ambiente socioeconomico di appartenenza, l’avere una storia familiare di migrazione, il titolo di studio e la professione dei genitori, perciò, possono essere dei predittori di fenomeni di microesclusione a scuola e di multiemarginazione a livello sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.