La società postmoderna ha generato nuove forme di precarietà e frammentazione che colpiscono con particolare violenza le fasce più giovani e più fragili della popolazione, ponendo la scuola di fronte alla necessità di declinare la didattica in una pluralità di pratiche capaci di rinnovare le professionalità educative e di promuovere un’educazione consapevole e responsabile, orientata all’inclusione. La didattica della musica è anch’essa chiamata a rispondere a fenomeni complessi quali il disorientamento degli insegnanti, l’acuirsi delle fragilità minorili e l’emergere di condotte giovanili caratterizzate da ansia, aggressività ed esclusione. La musica, oggetto culturale ad elevata apertura interdisciplinare, consente di innalzare il livello di apprendimento e partecipazione delle classi anche in presenza di una grande eterogeneità di bisogni formativi. Il contributo affronta le potenzialità inclusive della musica per l’apprendimento dell’inglese e, in particolare, come il circle singing migliori: accesso a specifiche rappresentazioni fonetiche, consapevolezza articolatoria, espansione del vocabolario. Tale approccio risulta essere particolarmente interessante soprattutto in classi frequentate da allievi con deficit di tipo fonologico, ad esempio dislessia o disturbi del linguaggio. Come evidenziato dalle neuroscienze, le pratiche musicali favoriscono l’attivazione dei circuiti neurali implicati nella percezione e nella produzione linguistica. Integrare il circle singing nella metodologia CLIL consente dunque di offrire anche agli adolescenti con BES l’opportunità di migliorare le proprie competenze in L2 attraverso la musica, oltre a rafforzare la coesione del gruppo classe. In quest’ottica, si propone la modellizzazione di un laboratorio che impiega il circle singing in una dimensione inclusiva, integrando l’uso di sillabe non-sense e l’introduzione di lessico anglofono abbinato a brevi moduli musicali.

Pantano, G., Rizzo, A. (2025). La pratica del circle singing: un approccio innovativo per l’apprendimento della musica e dell’inglese in spazi educativi realmente inclusivi. In 2000-2025: Confini educativi tra generazioni Un giubileo per l’educazione (pp.254-262). Bari : Pensa MultiMedia.

La pratica del circle singing: un approccio innovativo per l’apprendimento della musica e dell’inglese in spazi educativi realmente inclusivi

Rizzo A.
2025-01-01

Abstract

La società postmoderna ha generato nuove forme di precarietà e frammentazione che colpiscono con particolare violenza le fasce più giovani e più fragili della popolazione, ponendo la scuola di fronte alla necessità di declinare la didattica in una pluralità di pratiche capaci di rinnovare le professionalità educative e di promuovere un’educazione consapevole e responsabile, orientata all’inclusione. La didattica della musica è anch’essa chiamata a rispondere a fenomeni complessi quali il disorientamento degli insegnanti, l’acuirsi delle fragilità minorili e l’emergere di condotte giovanili caratterizzate da ansia, aggressività ed esclusione. La musica, oggetto culturale ad elevata apertura interdisciplinare, consente di innalzare il livello di apprendimento e partecipazione delle classi anche in presenza di una grande eterogeneità di bisogni formativi. Il contributo affronta le potenzialità inclusive della musica per l’apprendimento dell’inglese e, in particolare, come il circle singing migliori: accesso a specifiche rappresentazioni fonetiche, consapevolezza articolatoria, espansione del vocabolario. Tale approccio risulta essere particolarmente interessante soprattutto in classi frequentate da allievi con deficit di tipo fonologico, ad esempio dislessia o disturbi del linguaggio. Come evidenziato dalle neuroscienze, le pratiche musicali favoriscono l’attivazione dei circuiti neurali implicati nella percezione e nella produzione linguistica. Integrare il circle singing nella metodologia CLIL consente dunque di offrire anche agli adolescenti con BES l’opportunità di migliorare le proprie competenze in L2 attraverso la musica, oltre a rafforzare la coesione del gruppo classe. In quest’ottica, si propone la modellizzazione di un laboratorio che impiega il circle singing in una dimensione inclusiva, integrando l’uso di sillabe non-sense e l’introduzione di lessico anglofono abbinato a brevi moduli musicali.
2025
9791255683872
Pantano, G., Rizzo, A. (2025). La pratica del circle singing: un approccio innovativo per l’apprendimento della musica e dell’inglese in spazi educativi realmente inclusivi. In 2000-2025: Confini educativi tra generazioni Un giubileo per l’educazione (pp.254-262). Bari : Pensa MultiMedia.
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